Scadenza buoni pasto: cosa fare con i ticket scaduti

Scadenza buoni pasto: cosa fare con i ticket scaduti

Hai dei buoni pasto scaduti e non sai cosa fare? Leggi la nostra guida per il rimborso e per il rinnovo

I buoni pasto sono tra i benefit più richiesti e più apprezzati dai dipendenti. Perché? Perché sono versatili: possono essere usati sia per acquistare pasti pronti che generi alimentati al supermercato; e per la loro normativa fiscale vantaggiosa: non concorrono al reddito da lavoro dipendente e per le aziende hanno l’IVA al 4% detraibile.

Ma per sfruttare al meglio questo benefit bisogna che il dipendente stia attento alla scadenza dei buoni pasto. Una domanda comune è cosa fare quando i ticket restaurant scadono? Come richiedere il rimborso o il rinnovo dei ticket scaduti?

In questo articolo vedremo una semplice guida su come non perdere il bonus buoni pasto una volta passata la data di scadenza.

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Buoni Pasto normativa: quando scadono i buoni pasto?

Scadenza Buoni Pasto: i buoni pasto hanno una scadenza? La risposta è ma con alcune precisazioni. I buoni erogati da Gennaio fino a tutto Agosto sono validi fino al 31 Dicembre dello stesso anno. I ticket pasto emessi tra Settembre e Dicembre invece, sono validi fino al 31 Dicembre dell’anno successivo.

Non riuscire a spendere i buoni pasto in tempo è praticamente impossibile, la loro spendibilità infatti è molto alta. Si può fare la spesa al supermercato ma anche comprare cibi già pronti tramite le migliori app di delivery, agli spacci alimentari, ai bar, ai ristoranti, alle tavole calde e molto altro. Per scoprire quali negozi sono convenzionati con i tuoi buoni pasto clicca qui.

Nonostante questo però può capitare di scordarsi la scadenza dei buoni pasto. Cosa fare con i buoni pasto scaduti? Esiste un modo per recuperarne il costo o chiederne il rimborso?

ticket restaurant elettronici ticket restaurant edenred

Buoni pasto scaduti cosa fare?

Il lavoratore che ha diritto ai buoni pasto e che li riceve è tenuto ad utilizzarli entro la data di scadenza. La data è riportata sui ticket quando sono cartacei, o può essere consultata tramite l’app quando i buoni pasto sono elettronici o digitali.

Cosa fare in caso i propri buoni pasto siano scaduti? Generalmente questo inconveniente è facilmente risolvibile e spesso si può ricevere un rimborso o un rinnovo del buono pasto scaduto.

Per una procedura di rimborso o rinnovo che vada a buon fine bisogna che i buoni pasto cartacei non siano strappati, danneggiati o scarabocchiati. Per i buoni elettronici non vige questo obbligo ma devono essere tracciabili tramite l’app.

Però, anche tenendo conto di queste accortezze, non sempre il lavoratore avrà diritto alla sostituzione del buono pasto o a un rimborso completo. Le norme di rimborso dei buoni pasto scaduti sono diverse per ogni società che li emette. Di norma, il lavoratore può richiedere il rimborso se i buoni non sono scaduti da più di 1/3 mesi a seconda del contratto. Prima viene avviata la pratica, più e probabile avere successo.

Richiedere il rinnovo e il rimborso dei buoni pasto scaduti: a chi rivolgersi?

A chi rivolgersi quando la scadenza buoni pasto è passata? All’azienda. Il singolo dipendente infatti non può, se non in alcuni casi, avviare la richiesta da solo. L’azienda dunque avrà anche la possibilità di rifiutare la domanda di rimborso del dipendente.

In caso però il datore di lavoro acconsenta ad avviare la procedura, sarà cura dell’ufficio del personale (o chiunque abbia la mansione di erogazione dei buoni) contattare il fornitore dei ticket restaurant per capire come procedere. Esiste infatti, nei contratti stipulati tra azienda e fornitore, una finestra temporale entro la quale è possibile richiedere la sostituzione di alcuni buoni scaduti.

Per le aziende pubbliche vale la stessa regola. Non è il dipendente che richiede il rimborso ma, tale processo, è a cura dell’ufficio che si occupa dell’erogazione dei buoni pasto. A seconda delle condizioni di gara stipulate ci saranno modalità e tempistiche di reso diverse.

buoni pasto elettronici yes !icket

Scadenza Buoni Pasto: Rimborso ticket restaurant scaduti

Per quanto riguarda i ticket restaurant, cioè i buoni pasto di Edenred, se l’azienda è tempestiva nella richiesta di rimborso dovrebbe andare tutto a buon fine. Questo per i ticket cartacei, dove necessariamente serve l’intermediazione dell’ufficio del personale o chi per lui. I buoni elettronici Edenred, invece, potranno essere rinnovati in autonomia tramite l’app. Al suo interno infatti si trova il pulsante “richiedi rinnovo”.

Scadenza Buoni Pasto: Rimborso buoni pasto day

Per il fornitore Up Day sia per i buoni pasto elettronici che per quelli cartacei deve essere l’azienda ad avviare la procedura di rinnovo. Per conoscere i dettagli della procedura bisogna contattare l’Assistenza Clienti di Day.

Guida alla pausa pranzo: dove accettano i buoni pasto?

Guida alla pausa pranzo: dove accettano i buoni pasto?

FAQ buoni pasto: quali sono i supermercati che accettano i buoni pasto? A chi spettano i ticket restaurant?

I buoni pasto sono dei voucher per la pausa pranzo che le aziende erogano ai propri dipendenti. In caso non sia presente una mensa aziendale e l’impresa non eroghi un’indennità di mensa, una soluzione defiscalizzata e comunque apprezzata dai dipendenti sono i buoni pasto. Anche i possessori di P.IVA e i titolari di ditte individuali li possono acquistare per se stessi. Nonostante i ticket pasto siano ad oggi molto diffusi rimangono delle questioni in sospeso: chi ha diritto ai buoni pasto? Dove accettano i buoni pasto che ho ricevuto? Qual è la normativa fiscale?

In questo articolo cercheremo di rispondere a tutte queste domande e fare chiarezza sui supermercati che accettano i buoni pasto.

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Cosa sono e come funzionano i buoni pasto

Dunque i buoni pasto sono dei benefit aggiuntivi che l’azienda può erogare volontariamente o obbligatoriamente se sono presenti nel CCNL di riferimento o sono inseriti in contrattazioni aziendali. I dipendenti che ricevono tali voucher li possono spendere presso tutta una serie di negozi ed esercenti convenzionati. Dove accettano i buoni pasto? Nei prossimi paragrafi lo scopriremo.

I ticket restaurant, altro nome comune con cui vengono appellati i buoni pranzo, esistono in tre formati:

Buoni pasto elettronici: si presentano sotto forma di bancomat. L’azienda ricarica la carta prepagata con l’importo dovuto e il lavoratore la usa comodamente dei pos abilitati.

Buoni pasto cartacei: I buoni cartacei sono invece un blocchetto di ticket da strappare e consegnare in cassa al momento del pagamento.

Buoni pasto digitali: l’ultima, e più nuova, modalità di erogazione dei buoni pasto è quella totalmente digitale. In questo caso l’utilizzatore riceverà il corrispettivo dei buoni nell’app da cui potrà anche pagare.

Come si usano i ticket per pagare dove accettano i buoni pasto?

A prescindere dalla versione con cui vengono erogati i ticket restaurant, più buoni possono essere utilizzati per pagare il costo della spesa o del pasto che si acquista. La normativa buoni pasto prevede la possibilità di cumulare fino a 8 ticket per pagamento.

In caso il costo che si deve sostenere sia minore, il resto non può essere erogato in denaro. In caso invece il costo sia maggiore del cumulo di ticket utilizzati è possibile integrare con il denaro.

I ticket pranzo non possono:

  • Essere ceduti;
  • Essere commercializzati;
  • Essere convertiti in denaro;
ticket restaurant elettronici ticket restaurant edenred

A chi spettano i buoni pasto?

Buoni pasto normativa a chi spettano: i buoni pasto sono un benefit aziendale molto richiesto e apprezzato oltre che utile al fine del work-life balance. Attualmente però non esiste una normativa nazionale che imponga alle aziende di erogare questo bonus. Come sapere se si ha diritto ai buoni? Ecco una guida:

Il datore di lavoro è obbligato ad erogare i buoni pasto se tale predisposizione è scritta nel CCNL di riferimento (dove verrà esplicitata anche la modalità di erogazione e le quantità previste) o se è scritta nel contratto di assunzione. Se dei buoni pasto non se ne fa menzione in nessuno di questi due contratti allora il datore di lavoro non è obbligato a erogali.

Anche nei casi in cui i buoni sono un benefit obbligatorio ci sono delle regole su a chi spettano i buoni pasto. Ecco chi può riceverli:

  • Dipendenti full time e anche part time se l’orario di lavoro comprende le pause che coincidono con i pasti principali;
  • Collaboratori esterni che collaborano con l’azienda;
  • Madri e padri rispettivamente in maternità e paternità obbligatoria. Non vengono previsti invece per il congedo parentale facoltativo. Leggi qui per tutta la normativa sui buoni pasto in congedo parentale, maternità e paternità.

Normativa ticket restaurant: i vantaggi per imprese e dipendenti

I buoni per la pausa pranzo non costituiscono reddito da lavoro dipendente e per tale motivo sono esenti da tassazione, dall’imposta IRPEF e dai contributi previdenziali.

Buoni pasto come funziona per l’azienda o per i liberi professionisti che acquistano i buoni pasto. Ecco le normative fiscali:

  • Aziende: IVA al 4% e deducibilità del 100%.
  • IVA e Ditte individuali: IVA al 10% e deducibilità al 75% sulle spese effettuate fino al 2% del fatturato annuale.

Per saperne di più leggi “normativa buoni pasto”.

Dove accettano i buoni pasto?

I buoni pasto sono dei voucher con cui si possono acquistare solo generi alimentari e pasti pronti. La loro natura di benefit aziendale è specificatamente pensata per aiutare i lavoratori a migliorare la qualità delle loro pause pranzo o cena.

Dunque dove accettano i buoni pasto e dove si possono spendere? Principalmente in queste categorie di esercenti:

 

  • Supermercati;
  • Tavole calde;
  • Negozi di alimentari;
  • Mercati contadini;
  • Pescherie;
  • Macellerie;
  • Aziende agricole;
  • Gastronomie;
  • Bar;
  • Ristoranti;
  • Agriturismi;

Detto ciò, non tutti i negozi accettano i buoni pasto o le stesse marche di buoni. La migliore regola per capire dove accettano i buoni pasto è chiamare direttamente l’esercente a cui siamo interessati. Usualmente inoltre gli esercenti applicano all’ingresso del loro negozio gli adesivi dei marchi dei buoni pasto che accettano. Anche questo è un buon modo per scoprire chi è convenzionato nella propria zona.  Infine ultimo modo per capire dove accettano i buoni pasto è quello di informarsi direttamente dalle aziende che li emettono. Non tutti però offrono queste informazioni online.

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Buoni pasto più accettati: quale fornitore scegliere?

Non tutti i fornitori di buoni pasto sono convenzionati con gli stessi esercenti. Prima di acquistarli per i propri dipendenti è bene informarsi per erogare effettivamente un benefit utile. Per gli li riceve invece è necessario capire dove poterli spendere. Notiamo inoltre che, a seconda del formato con cui si acquistano (cartaceo, digitale o elettronico) la spendibilità sarà diversa.

Nei prossimi paragrafi faremo un elenco delle principali catene, supermercati e negozi convenzionati con i più famosi ticket pranzo.

Supermercati che accettano buoni pasto Edenred

Per i ticket restaurant, cioè i buoni pasto di Edenred, la spendibilità è veramente alta. Tra i supermercati convenzionati troviamo: Carrefour, Coop, Esselunga, Pam, Simply, Tigros, Ekom, Sisa, Cadoro, NaturaSì, Il Gigante, Crai, Picar, Puntoqui, Spesaup, Befrost e molti altri.

Quali supermercati accettano i buoni pasto Sodexo

I buoni Sodexo possono essere utilizzati praticamente ovunque. Alcuni dei brand convenzionati sono: A & O, Conad, Sisa, Simply Market, Tuodì, Coop, Caffefour, Unes e Tigros.

Day buoni pasto dove li accettano

I buoni pasto day sono accettati in oltre 110.00 negozi convenzionati in Italia. Tra questi troviamo: alcuni punti di Esselunga, Simply, Carrefour, Coop, Ipercoop, Auchan, Panorama ecc.

Dove spendere i buoni pasto elettronici Yes Ticket

Per i buoni pasto yes ticket, essendo un fornitore relativamente nuovo, non ci sono informazioni chiare in merito. Principalmente però anche questo fornitore è convenzionato con i più diffusi esercenti. Inoltre questa compagnia permette di richiedere semplicemente la convenzione di un esercente.

Buoni pasto durante il congedo parentale

Buoni pasto durante il congedo parentale

I buoni pasto a chi spettano? Tutto quello che c’è da sapere sulla maternità, la paternità e il congedo parentale facoltativo

I buoni pasto sono uno dei benefit più richiesti e apprezzati dai dipendenti. Permettono ai lavoratori di acquistare pasti pronti e generi alimentari per una pausa pranzo salutare e comoda. Le aziende acquistano i ticket pasto defiscalizzati e poi li erogano alla propria forza lavoro scegliendo tra tre versioni: cartacea, elettronica o digitale. Il buono pasto è una soluzione efficace per migliorare il work-life balance dei propri dipendenti. Ciò significa migliorare la produttività e aumentare la fidelizzazione. Ma cosa succede quando un genitore va in maternità, in paternità o usufruisce del congedo parentale facoltativo?

In questo articolo risponderemo a tutte le domande sui buoni pasto in maternità, paternità e congedo parentale.

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Congedo parentale, maternità e paternità: facciamo chiarezza

Prima di entrare nel vivo della normativa buoni pasto per i neo genitori, esplicitiamo cosa si intende per maternità, paternità e congedo parentale facoltativo.

Congedo di maternità

Il congedo di maternità o maternità obbligatoria è il periodo in cui, così previsto dal Decreto Legislativo n. 151 del 26 marzo 2001, la persona incinta è obbligata a non lavorare. L’Articolo 16 prevede che sia vietato far lavorare le donne in questi casi:

  • Durante i due mesi precedenti all’ipotetica data del parto. Se il parto avviene dopo saranno considerati anche i giorni che intercorrono tra le due date;
  • Durante i tre mesi dopo il parto effettivo.

In caso venga espressamente richiesto però, grazie alla Legge di Bilancio 2019, le donne possono richiedere di assentarsi solo successivamente al parto. Ciò per un periodo non superiore ai 5 mesi. Sempre come eccezione: quando sussistono gravi complicanze (o il posto di lavoro non è adatto) la persona incinta può richiedere la maternità anticipata.

Notiamo infine che la maternità è concessa anche per chi adotta o affida.

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Congedo di Paternità

Il congedo di paternità viene riconosciuto, grazie alla Legge di Bilancio 2021, obbligatoriamente per 10 giorni. I padri inoltre possono richiedere un giorno in più di assenza in caso la sia la madre stessa a rinunciare allo stesso lasso di tempo della sua maternità.

Congedo parentale

Se la maternità e la paternità sono obbligatorie, il congedo parentale è un’astensione facoltativa. Entrambi i genitori hanno diritto complessivamente a 10 mesi di assenze da utilizzare per la cura dei figli. Complessivamente significa che il padre e la madre dovranno accordarsi in modo che le loro assenze non superino i dieci mesi. In caso però il padre prenda almeno 3 mesi di congedo parentale allora ha diritto ad un mese aggiuntivo.

Buoni pasto e retribuzione durante la maternità, la paternità e il congedo parentale

Per quanto riguarda la retribuzione, viene previsto l’80% per la maternità obbligatoria e il 100% per paternità obbligatoria. Invece, per il congedo parentale è prevista la retribuzione pari al 30% di quella standard per i genitori. Ciò fino al sesto anno del figlio o figlia e per un periodo massimo di 6 mesi complessivo.

Ma se il o la lavoratrice percepiscono regolarmente i buoni pasto? Cosa succede a questi benefit durante i periodi di assenza per la nascita di un figlio o di una figlia? Scopriamolo caso per caso.

Buono Pasto durante la maternità obbligatoria

Durante le maternità obbligatoria la lavoratrice in maternità ha diritto ai buoni pasto se questi benefit sono previsti da una contrattazione collettiva di primo o di secondo livello o in alternativa da un regolamento interno aziendale. Quando sussistono queste disposizioni allora alla persona in maternità deve essere garantito il diritto alla continuità di tali bonus welfare.

Se invece il buono pasto è erogato volontariamente dal datore di lavoro allora la lavoratrice non ha il diritto di riceverli. In questo caso deve essere una contrattazione individuale a regolare la questione benefit in maternità.

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Buoni pasto durante la paternità

La paternità obbligatoria prevede, in materia di buoni pasto, le stesse disposizioni della maternità obbligatoria. Dunque, in caso il lavoratore abbia diritto ai ticket restaurant tramite dei contratti collettivi o accordi aziendali allora continuerà a ricevere tale benefit. In caso contrario dovrà essere il lavoratore a procedere con una contrattazione individuale per mantenere i tickets restaurant.

Ticket pasto durante il congedo parentale

Si ha diritto ad avere i buoni pasto durante il congedo parentale? La risposta più semplice è no. A prescindere dalla modalità di erogazione, dal contratto collettivo o aziendale in atto ecc, i lavoratori e le lavoratrici che usufruiscono del congedo parentale facoltativo non hanno nessun diritto ai buoni pasto.

Ticket restaurant durante le assenze per l’allattamento

Cosa succede durante i permessi per l’allattamento durante il primo anno di vita del bambino o della bambina? I buoni pasto devono comunque essere corrisposti oppure no? La risposta a questa questione arriva direttamente dalla Corte di Cassazione. Con la sentenza numero 31137 del 2019 è stato stabilito che i buoni pasto sono compatibili con le assenze per l’allattamento solo se l’orario giornaliero della lavoratrice sia superiore a 6 ore e le ore di permesso non rientrino nel calcolo delle 6 ore appena citate.