Spendere buoni pasto online spesa e delivery: come fare

Spendere buoni pasto online spesa e delivery: come fare

Come spendere i buoni pasto online per fare la spesa o per acquistare sulle app di food delivery

I buoni pasto sono utilizzati da ben 2.6 milioni di lavoratori e sono il benefit più richiesto e apprezzato. Anche per le aziende erogare i buoni pasto è un vantaggio visto che sono una soluzione defiscalizzata e dunque più economici di un’indennità sostitutiva di mensa corrisposta in busta paga. Ma per chi li riceve come funzionano? Cosa si può acquistare e soprattutto si possono spendere buoni pasto online?

Continua a leggere per sapere se si possono spendere buoni pasto online per acquistare la spesa online o sui principali siti di food delivery.

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Buoni pasto come funzionano

I buoni pasto sono un benefit corrisposto ai dipendenti tramite dei voucher dal valore prestabilito ed esistono in tre formati: cartaceo, elettronico e digitale. Sono un servizio sostitutivo di mensa con cui i dipendenti possono acquistare generi alimentari e pasti pronti. Tali voucher sono perfetti per le proprie iniziative di welfare perché aiutano a riequilibrare il life work balance dei dipendenti.
Inoltre, il buono pasto ha notevoli vantaggi fiscali. Entro certi limiti (4€ per i buoni pasto cartacei; 8€ per i buoni pasto elettronici e digitali) sono 100% deducibili e con l’IVA al 4%. Per la normativa fiscale completa e per sapere come funzionano per ditte individuali e possessori di P.IVA clicca qui.

Buoni pasto cosa posso comprare

Con i ticket pranzo si possono comprare solo alimenti, bevande, pasti pronti e generi alimentari. Dato che il buono pasto è uno strumento a sostegno della pausa pranzo dei lavoratori non possono essere utilizzati per l’acquisto di prodotti di altro genere. Ad esempio sono esclusi bevande alcoliche, detersivi, detergenti e anche prodotti per animali.

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Si possono spendere buoni pasto online?

Una domanda frequente tra i lavoratori è se si possono spendere buoni pasto online. La risposta non è così semplice. Se un negozio o un supermercato vendono solamente online e non hanno negozi fisici allora tendenzialmente lo permetterà.

Se invece il negozio ha anche sedi fisiche bisogna, prima di acquistare qualcosa online, verificare se quel particolare permette l’utilizzo dei buoni pasto sul sito.

Spendere buoni pasto online: dove li accettano?

Molte persone oggi acquistano su internet quotidianamente e chi riceve i buoni pasto si chiede se può usare buoni pasto online. Vediamo dunque se i buoni pasti possono essere utilizzati per pagare la spesa online e nelle app di food delivery.

Spesa online con i buoni pasto

Pagare la spesa con buoni pasto è estremamente conveniente, ma cosa succede se la spesa la si fa online? Se il negozio da cui si acquista è solo predisposto per la spesa online allora ci sono buone possibilità che questo accetti i buoni pasto come forma di pagamento, se invece si sta acquistando da negozi o da supermercati presenti anche nel territorio con store fisici la questione si complica. Molte catene infatti non considerano il ticket pasto come un valido pagamento online.

Dunque, ogni volta bisogna che il lavoratore controlli accuratamente i metodi di pagamento accettati. Nonostante i buoni pasto elettronici e cartacei siano di largo uso, ancora molti negozi non si sono adeguati. Da notare anche potrebbero esserci problemi nei supermercati che permettono la prenotazione della spesa online ma il ritiro nel punto vendita.

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Buoni pasto per acquistare sulle app di food delivery

E per le app di food delivery? Si possono spendere buoni pasto online per comprare pasti pronti sulle maggiori app di food delivery come Glovo, Just Eat, Foodora o Delivero?

In questo caso il discorso è un po’ più semplice: solo Just Eat di pagare online con i buoni pasto. Quasi tutte le altre piattaforme come Deliveroo, Glovo o Foodora non permettono di utilizzare i buoni mensa come pagamento. La differenza tra Just Eat e gli altri è che questo è un sito che mette solo in comunicazione clienti e ristoranti. Il ristorante stesso riceve l’ordine, si occupa della consegna e del pagamento; per tale motivo può decidere se accettare i buoni pasto o no. Delivero, Glovo e Foodora invece sono dei servizi di delivery di cui i ristoranti si avvalgono per le loro consegne. Da qui il fatto che non possono accettare i pagamenti con i buoni pasto.

Pro e contro dei buoni pasto per i negozianti convenzionati

Pro e contro dei buoni pasto per i negozianti convenzionati

Buoni pasto: tutto quello che commercianti e ristoratori devono sapere

I buoni pasto sono dei ticket dal valore predeterminato dall’azienda che li eroga ai propri dipendenti quando non è presente un servizio di mensa interna. Possono essere utilizzati per l’acquisto di generi alimentari in tutti i negozi convenzionati sia bar, ristoranti che supermercati.

I ticket esistono sia in forma cartacea che elettronica; inoltre ad oggi esistono anche i buoni pasto digitali. A parte la modalità di utilizzo è importante ricordare che queste tre forme hanno massimali di esenzione diversi, per cui è bene prestare attenzione alla tipologia scelta. Ricordiamo inoltre che i buoni hanno una scadenza e il lavoratore è tenuto ad utilizzarli in tempo altrimenti non saranno più accettati dai commercianti. Esiste però una procedura per il rimborso dei buoni scaduti.

Ma dal lato degli esercenti cosa comporta accettare i buoni pasto come pagamento? Continua a leggere sapere come funziona l’incasso, la gestione e la fatturazione dei ticket restaurant.

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Buoni pasto come funzionano

I buoni per la pausa pranzo sono utilizzati da ben 2,6 milioni di italiani e sono tra i benefit aziendali più apprezzati. L’ordinazione e la distribuzione dei buoni pasto è un processo che coinvolge quattro soggetti principali:

  • I fornitori che emettono i buoni;
  • Le aziende e i possessori di P.IVA che li acquistano;
  • I lavoratori e i collaboratori che li ricevono;
  • Gli esercizi commerciali che li accettano.

Ticket Restaurant per gli esercenti

Dunque l’azienda che vuole, o è obbligata dai CCNL, a erogare i ticket restaurant prima li ordina dalla società emettitrice e poi li eroga alla propria forza lavoro. Solo a questo punto entrano in gioco anche i commercianti che, convenzionandosi, possono accettare il buono pasto come forma di pagamento. Con i ticket infatti si possono acquistare solo generi alimentari e i negozianti possono erogare solo alcune tipologie di servizi tra cui:

  • Somministrazione di pasti pronti e bevande;
  • Vendita al dettaglio di generi alimentari;
  • Vendita e consumo sul posto di prodotti agricoli, ittici e a base di carne.

Se il dipendente compra anche altre tipologie di prodotti come ad esempio quelli per l’igiene personale o detersivi, questi non saranno pagabili con i buoni pasto ma dovranno essere acquistati a parte.

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Svantaggi e vantaggi buoni pasti elettronici per i negozianti

Gli esercenti che vogliono entrare a far parte del circuito buoni pasto devono prima di tutto convenzionarsi con le varie società che erogano buoni pasto. In questo modo potranno accettare i buoni di quelle particolari marche e incassarli successivamente secondo le modalità previste dal contratto firmato. I negozianti possono scegliere se accettare solo i buoni elettronici o digitali, solo quelli cartacei o tutte le versioni. Ad oggi però i buoni elettronici sono i più vantaggiosi sia per le aziende che per i negozianti.

I vantaggi degli esercizi commerciali che si convenzionano e che accettano i buoni spesa elettronici sono i seguenti:

  • Gestione della contabilizzazione più rapida e ricezione dei pagamenti più veloce;
  • Riduzione del rischio di furto o di smarrimento dei ticket;
  • Controllo sugli incassi facile e veloce;
  • Aumento della clientela e della loro fidelizzazione.

Gli svantaggi per i commercianti che accettano i buoni pasto elettronici:

  • Commissioni di incasso più alte rispetto a quelle per i buoni cartacei;
  • Non è possibile utilizzare un pos unico buoni pasto per l’accettazione di tutti i ticket delle varie società.

Gestione e fatturazione ticket pasto: come funziona per i commercianti

Una volta convenzionati con le società emittrici i negozianti possono iniziare a ritirare i buoni pasto come metodo di pagamento. La gestione e la fatturazione dei ticket avvengono in modo diverso a seconda della tipologia di buono che si accetta.

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Buoni pasto esercenti: come incassare i ticket cartacei, elettronici o digitali

Per i buoni pasto cartacei vige la regola della conservazione dei ticket fino a fine settimana o mese. Tali ticket pranzo andranno poi spediti, assieme alla fattura pari al valore dei buoni prestando attenzione ad inserire anche l’VA. Sarà poi la stessa società ad occuparsi della convalidazione e del rimborso.

Per i buoni pasto elettronici (o digitali) la validazione avviene al momento stesso del pagamento attraverso il pos per ticket elettronici. In questo caso dunque l’esercente si dovrà solo occupare di inviare la fattura a fine mese o a fine settimana per il rimborso.

Commissioni esercenti buoni pasto

Le commissioni sull’incasso dei buoni pasti esistono. L’importo della commissione buoni pasto è variabile e dipende dal tipo di contratto stipulato tra l’esercente in questione e la società emettitrice con cui sta cercando di affiliarsi.