Spese di vitto per professionisti: deducibilità, buoni pasto e vantaggi

Spese di vitto per professionisti: deducibilità, buoni pasto e vantaggi

I vantaggi di utilizzare il buono pasto per i professionisti: fattura elettronica unica e molto altro…

Secondo la normativa, i liberi professionisti con P.IVA o per le ditte individuali possono detrarre le spese di vitto, cioè quelle che sostengono per prestazioni alberghiere e di somministrazioni di alimenti e bevande.

Per farlo è sufficiente avere traccia elettronica, tramite le fatture elettroniche, dei costi sostenuti. Tuttavia, questo metodo è molto dispendioso in termini di tempo. Basti pensare che ogni volta va richiesta al commerciante la fattura elettronica, anche solo per un toast. Inoltre, l’organizzazione e la rendicontazione manuale delle fatture può far incorrere il professionista in errori non voluti. Esistono altri metodi più veloci per recuperare le spese di vitto e che permettono la fatturazione elettronica unica. Tra questi, il più utilizzato è il buono pasto.

Continua a leggere per scoprire la normativa di deducibilità delle spese di vitto e i vantaggi di utilizzare i buoni pasto per P.IVA e ditte individuali.

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Regole di deducibilità e detrazione per le spese di vitto

Le spese di vitto comprendono tutti gli acquisti e le e somministrazioni di alimenti e bevande, siano esse consumate in un ristorante o comperate in un supermercato.

Per i professionisti tali spese sono detraibili a patto che siano inerenti allo svolgimento dell’attività lavorativa e comprovate come previsto dall’Art. 109 co. 5 del TUIR, cioè il Testo Unico delle Imposte sui Redditi.

Presentando regolare fattura elettronica è possibile, per i liberi professionisti e per le ditte individuali dedurre il 75% dei costi purché si rimanga nel limite del 2% del fatturato annuo nello stesso periodo d’imposta. L’IVA è al 10% ed è totalmente detraibile.

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Spese di vitto: buoni pasto anche per P.IVA o ditta individuale

Tra le alternative che si presentano ai possessori di P.IVA e alle ditte individuali per detrarre le spese di vitto troviamo i buoni pasto. Infatti, i ticket restaurant non sono un benefit che le aziende possono erogare ai propri dipendenti, ma sono anche utilizzabili dai lavoratori autonomi, freelancer, ditte individuali ecc, come specificato anche dall’ANSEB (Associazione Nazionale Società Emettitrici Buoni Pasto).

Tuttavia, esiste una restrizione in merito a chi può acquistare i buoni pasto per il proprio business. Infatti, quando parliamo di P.IVA ci riferiamo solo agli imprenditori in regime ordinario. Coloro che operano in regime forfettario non possono scaricare i costi aziendali e dunque neanche le spese per vitto o il buoni pasto.

Normativa buoni pasto per professionisti

Il testo che regola l’erogazione e i vantaggi fiscali dei buoni pasto per i liberi professionisti con P.IVA e per le ditte individuali è sempre il TUIR, oltre che alla Legge di Stabilità del 2020 che stabilisce il tetto massimo di esenzione per ogni tipologia di ticket.

Dunque, per i buoni pasto cartacei la soglia massima è fissata a 4 euro al giorno, mentre per i buoni pasto elettronici e digitali la soglia è di 8 euro al giorno.

Inoltre, si prevede che tutte le spese effettuate per la somministrazione di bevande e alimenti inerenti con l’esercizio dell’attività di impresa siano deducibili per un massimo del 75% e per un importo che non deve superare il 2% del fatturato nello stesso anno di imposta. L’IVA, fissata al 10% è totalmente detraibile.

I vantaggi di utilizzare il buono pasto per i professionisti: fattura elettronica unica e molto altro…

Per le realtà di tipo aziendale è semplice trovare i vantaggi dell’utilizzo dei buoni pasto. Il primo tra tutti è il risparmio sul costo del personale. Ma quando non si ha personale dipendente perché si dovrebbero utilizzare i buoni pasto?

Ecco alcune ragioni per cui il buono pasto per i professionisti è una scelta vincente:

  • Risparmio sui costi delle spese alimentari grazie alla possibilità di detrazione e deducibilità;
  • Semplificazione dell’attività amministrativa grazie alla fatturazione elettronica unica.
  • Minore rischio di errori nella gestione contabile grazie al minor numero di documenti e fatture da registrare.

Utilizzare i buoni pasto: credito residuo, scadenza e cumulabilità

Utilizzare i buoni pasto: credito residuo, scadenza e cumulabilità

Come utilizzare i buoni pasto: come vedere il saldo, la scadenza e quanti si possono utilizzare contemporaneamente

I buoni pasto sono tra le soluzioni per la pausa pranzo dei dipendenti più utilizzata nel nostro paese grazie alla loro utilità e convenienza. Infatti, quando erogati come servizio sostitutivo di mensa dalle aziende godono di grandi vantaggi fiscali.

Vediamo in questo articolo quali sono le caratteristiche dei buoni pasto, i massimali di esenzione, se possono essere cumulabili per pagare la spesa e come capire quando scadono o il saldo rimasto.

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Buoni pasto cosa sono

I buoni pasti sono dei titoli di pagamento dal valore prestabilito. Permettono a dipendenti, liberi professionisti, dirigenti e amministratori di acquistare generi alimentari, bevande o pasti pronti in supermercati, bar, ristoranti, aziende agricole, tavole calde convenzionate.

Solitamente vengono erogati dalle aziende ai propri dipendenti come servizio sostitutivo di mensa perché, al contrario dell’indennità in busta paga, sono totalmente esentasse e 100% deducibili.

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Buoni pasto elettronici, digitali e cartacei

I ticket restaurant possono essere erogati in tre formati diversi:

Buoni Pasto Cartacei: si tratta di carnet composti da vari voucher di carta da strappare e consegnare fisicamente nei negozi in cui si acquistano i prodotti alimentari. In questo caso la normativa prevede che la soglia massima di esenzione sia 4€ al giorno per dipendente.

Buoni Pasto Elettronici: la versione elettronica è una tessera con microchip, simile ad una carta prepagata ricaricabile. Il valore complessivo dei buoni pasto da erogare al dipendente è caricato sulla tessera che poi verrà utilizzata dai dipendenti per pagare. La soglia di esenzione in questo caso è di 8€ al giorno per dipendente.

Buoni Pasto Digitali: tali buoni pasti necessitano dell’utilizzo di un’applicazione sullo smartphone per poter essere utilizzati. Il credito verrà caricato sul wallet online presente nell’area privata dell’app dedicata da cui è anche possibile pagare. Come per i buoni elettronici, anche per la versione digitale la soglia di esenzione è di 8€ al giorno per dipendente.

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Buoni pasti come funzionano

Quando un’azienda decide di erogare i buoni pasto ai propri dipendenti o un libero professionista decide di acquistarli per il proprio business basterà scegliere il fornitore di buoni pasto che più risponde alle proprie necessità e fare un ordine. Ogni società emettitrice ha le proprie direttive e condizioni di contratto diverse. Clicca qui per ricevere diversi preventivi dai migliori fornitori di buoni pasto.

Una volta fatto l’ordine è il fornitore che si occuperà di spedire i buoni pasto cartacei o la tessera elettronica all’azienda. L’unica cosa che resta da fare al reparto HR è la distribuzione dei ticket o delle carte ai dipendenti. Se invece sono stati scelti i buoni pasto digitali allora basterà far scaricare alle persone che ne hanno diritto l’applicazione e fornirgli le credenziali di accesso.

Una volta ricevuti, il dipendente o il libero professionista li potrà utilizzare per pagare in tutti gli esercenti convenzionati con quel particolare brand di buoni pasto.

Come vedere il saldo o il credito residuo dei propri buoni pasto

A seconda della tipologia di buoni pasto che si hanno, ci sono diversi modi per controllare quanti buoni pasto si hanno ancora a disposizione per il mese corrente e dunque il credito residuo.

Per i buoni pasto cartacei basterà contare il numero di buoni rimasti nel carnet e moltiplicarlo per il valore nominale di un singolo buono.

Per i buoni pasto elettronici o digitali invece è necessario scaricare l’app, entrare nella propria area privata e controllare alla voce saldo o credito residuo. A seconda dei fornitori la procedura può essere leggermente diversa, ad esempio alcuni hanno il saldo direttamente nella home.

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Come vedere la scadenza dei propri ticket restaurant

I buoni pasto hanno una scadenza e sono utilizzabili solamente entro quella data. Esistono delle procedure per il rimborso dei ticket scaduti o per la sostituzione ma sono laboriose e spesso inconcludenti. Sono i lavoratori stessi che devono controllare la data di scadenza e premurarsi di utilizzarne il credito prima che scada.

Come per il saldo, le modalità per conoscere la scadenza dei buoni pasto saranno diverse a seconda della tipologia di ticket che si hanno.

Nei buoni cartacei, la data di scadenza la si può trovare, in formato mese-anno, in alto a sinistra. Mentre, per i buoni elettronici e digitali, la data di scadenza è visibile dall’app del fornitore entrando nella propria area dedicata.

Cumulabilità buoni pranzo elettronici e cartacei

Un’altra domanda che spesso si fanno i possessori di buoni pasto è se sono accumulabili e cumulabili. Partiamo col dire che i ticket restaurant sono accumulabili, nel senso che si possono mettere da parte più buoni, basta prestare attenzione alla scadenza.

Per quanto riguarda invece la cumulabilità, i buoni possono essere spesi contemporaneamente solo fino ad un massimo di 8. Con l’entrata in vigore del Decreto ministeriale del 7 giugno 2017 n. 122 (lettera d del comma 1 dell’articolo 4) è stato abilitato l’utilizzo cumulativo di 8 buoni per transazione.

Nei buoni cartacei, la data di scadenza la si può trovare, in formato mese-anno, in alto a sinistra. Mentre, per i buoni elettronici e digitali, la data di scadenza è visibile dall’app del fornitore entrando nella propria area dedicata.

La cumulabilità dei buoni pasto non interferisce con gli sgravi fiscali previsti per questo benefit aziendale in quanto riguardano l’erogazione dei buoni da parte dell’azienda e non l’utilizzo vero e proprio del ticket.

Tutto quello che le imprese devono sapere sui buoni pasto

Tutto quello che le imprese devono sapere sui buoni pasto

Come scegliere il migliore fornitore di buoni pasto e risparmiare

I buoni pasto sono una delle soluzioni più scelte dalle aziende per sopperire alla mancanza di una mensa aziendale interna. La tassazione agevolata, la loro convenienza e semplicità di erogazione e utilizzo, li rendono uno strumento a sostegno dei team HR e delle aziende.

In questo articolo parleremo di tutto ciò che le imprese devono sapere se erogano o se vogliono erogare i ticket pasto ai propri dipendenti o collaboratori. In particolare come scegliere il migliore fornitore di buoni pasto.

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Cosa sono i buoni pasto

Il buono pasto è un titolo di pagamento fornito dai datori di lavoro ai propri dipendenti, collaboratori, amministratori e soci per fruire di servizi sostitutivi di mensa. Con un buono pasto è infatti possibile acquistare pasti pronti e generi alimentari.

Attualmente esistono tre versioni di buoni pasto: cartacea (carnet di ticket fisici); elettronica (tessera elettronica con microchip) e digitale (tessera virtuale su app).

L’erogazione di ticket per la pausa pranzo contribuisce alla creazione di un clima aziendale migliore, alla diffusione di benessere e all’incremento di produttività dei team. Per questo motivo, nonostante non siano prettamente considerabili welfare aziendale dal punto di vista fiscale, rientrano nei piani di incentivazione dei dipendenti.
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Buoni pasti vs indennità sostitutiva di mensa

Quando la mensa aziendale è un benefit obbligatorio previsto dai CCNL o da contrattazioni individuali come può fare un datore di lavoro? Si potrebbe pensare di appaltare a terzi il servizio di mensa, in questo caso però bisogna che l’azienda abbia gli spazi e le risorse adeguate. Alternativamente ci sono due soluzioni: erogare un indennità sostitutiva di mensa oppure i buoni pasto. Vediamole nel dettaglio:

  • Indennità sostitutiva di mensa: si tratta di una voce in busta paga, di un indennizzo corrisposto su base giornaliera o mensile che copre al dipendente la mancanza di una mensa interna. Tale importo è totalmente tassato perché assimilabile a reddito da lavoro dipendente.
  • Buoni pasto: si tratta di ticket cartacei, elettronici o digitali erogati ai dipendenti, i quali possono utilizzarli per acquistare pasti pronti, generi alimentari e bevande nei locali convenzionati. Entro delle soglie massime stabilite i ticket pranzo sono totalmente esentasse e deducibili.
Erogare buoni pasti è dunque una soluzione più conveniente sia per le aziende che per i dipendenti. Ecco la normativa fiscale dei buoni pasto e i massimali di esenzione.

Normativa buoni pasto

Come dicevamo, i buoni pasto rappresentano una buona soluzione per erogare un servizio sostitutivo di mensa beneficiando di grandi vantaggi fiscali. L’importo erogato di tali ticket infatti non è considerato reddito da lavoro dipendente.

I buoni pasti sono per le aziende e dipendenti:

  • 100% deducibili;
  • Esenti da tasse IRES, IRAP e IRPEF.

Questo a patto che vengano rispettate le soglie di esenzione decise nella Legge di Bilancio 2020:

  • Buoni cartacei: 4 euro al giorno per dipendente;
  • Buoni elettronici: 8 euro al giorno per dipendente.

A chi spettano i ticket restaurant?

I buoni pasto non sono obbligatori, a meno che non venga specificato da CCNL o contratti individuali. Per cui, il datore di lavoro li eroga su base volontaria e spettano a tutti coloro che hanno un contratto di lavoro subordinato (come dipendenti full time, part time, turnisti, apprendisti ed anche stagisti) o non subordinato (come collaboratori esterni, amministratori o soci).

Ricordiamo che ai dipendenti spetta un buono per ogni giornata lavorativa realmente svolta. Nel calcolo del numero di buoni da erogare non devono essere presi in considerazioni giorni feriali, di ferie, in sciopero, in permesso, in malattia o in cassa integrazione.

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Circuito dei ticket pasto: come funziona

Conoscere il funzionamento e i processi che stanno dietro l’erogazione dei buoni è un requisito fondamentale per tutti coloro che si occupano della gestione del personale in una azienda.

Dal punto di vista pratico, il circuito dei buoni pasto è questo: le aziende o gli enti pubblici decidono di erogare i ticket restaurant per cui scelgono una delle società emettitrici e li ordinano. Una volta processato l’ordine la società emettitrice provvederà a spedire i buoni o la tessera, nel caso della versione cartacea o elettronica, o caricare l’importo nel carnet virtuale, nel caso della versione digitale. A questo punto i buoni arrivano ai dipendenti, soci o amministratori che possono utilizzarli in tutti gli esercenti convenzionati.

Scegliere il migliore fornitore di buoni pasto

Quando un’azienda decide di erogare i buoni pasto, o un professionista decide di acquistarli per il proprio business, la prima scelta da fare è quella del fornitore. Ma su cosa basarsi per scegliere il servizio migliore? Ecco alcuni elementi da tenere in considerazione quando un’azienda deve decidere quale fornitore di buoni pasto scegliere:

  • Spendibilità dei buoni pasto: nonostante non sia di diretto interesse dell’azienda, erogare un servizio funzionale deve comunque rientrare nelle priorità.
  • Facilità di reperimento informazioni: quanto sono affidabili e chiari i canali di comunicazione del fornitore? E possibile trovare informazioni recenti, ad esempio, sui locali convenzionati?
  • Disponibilità per diversi formati: in un primo momento un’azienda potrebbe decidere di erogare ticket cartacei, ma successivamente optare per quelli totalmente digitali. Per questo motivo è importante scegliere un fornitore che eroghi ticket in ogni formato.
  • Buona assistenza clienti: i fornitori migliori sono quelli che hanno una buona assistenza clienti. Quando sorge un problema, il team aziendale deve poter fare riferimento a personale competente.
  • Velocità nelle pratiche gestionali: operazioni come l’inserimento ordini, il tracking delle spedizioni, le procedure di pagamento fatture e le verifiche contabili sono tutti elementi che costano tempo e denaro all’azienda. Scegliere un fornitore che sia preciso e veloce in queste pratiche è fondamentale.
  • Fornitore multi servizio: molto spesso le società che erogano buoni pasto forniscono anche soluzioni per il welfare aziendale come buoni acquisto o buoni benzina. Informarsi sui servizi e prodotti che un fornitore propone oltre ai buoni pasti può risultare utile per l’azienda.