Dove e cosa si può acquistare con i buoni pasto

Dove e cosa si può acquistare con i buoni pasto

Quali prodotti si possono comprare con i ticket restaurant al supermercato o al bar?

Quando le aziende non hanno una mensa interna possono decidere si erogare un’indennità sostitutiva di mensa oppure i buoni pasto. Nonostante queste due misure abbiano lo stesso scopo, i buoni pasti sono esentasse e 100% deducibili al contrario dell’indennità in busta paga.

Per questi motivi sono la soluzione più conveniente per le aziende e tra i benefit più desiderati dai lavoratori dipendenti.

Ma cosa si può acquistare con un buono pasto? Dove sono accettati? Quanti se ne possono usare contemporaneamente? Queste sono solo alcune delle domande a cui risponderemo nei prossimi paragrafi. Continua a leggere per saperne di più.

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Buoni pasto: una panoramica

I buoni spesa sono dei titoli di acquisto che le aziende erogano ai propri dipendenti (o che i liberi professionisti e le ditte individuali prendono per se stessi). Possono essere cartacei, elettronici o digitali e possono essere utilizzati per pasti pronti o generi alimentari. I ticket pasti:

  • Sono incedibili: non possono essere regalati o venduti a terzi.
  • Sono cumulativi: possono essere utilizzati, nella stessa transazione, 8 buoni.
  • Non sono convertibili in denaro.
  • Non danno diritto al resto: se l’importo dei prodotti acquistati è minore del buono mensa stesso non si avrà il resto.
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Buoni pasto dove spenderli per fare la spesa

I buoni pasti possono essere utilizzati in tutti gli esercizi convenzionati in cui vengono somministrati generi alimentari tra cui: bar, ristoranti, tavole calde, mense, alimentari, ittiturismi, macellerie, agriturismi, rosticcerie, gastronomie, pasticcierie, chioschi, spacci alimentari, imprese agricole e molto altro.

Tuttavia, non tutti gli esercenti accetto i buoni pasto come titolo di pagamento. Ogni società che emette i propri buoni ha una rete di esercenti convenzionati specifica. Per controllare dove sono accettati i buoni pasto in proprio possesso è necessario chiedere direttamente alla società emettitrice oppure al negozio dove si vogliono spendere. Solitamente all’ingresso del locale sono presenti degli adesivi che indicano il tipo di buono pranzo accettato.

I ticket pranzo cartacei, essendo dei voucher, possono essere staccati dal carnet e presentati direttamente in cassa, mentre i buoni pasto elettronici, per essere validati, devono per forza essere passati in un POS unico specifico per ogni ticket fornito dalla stessa società emettitrice.

Spendere buoni pasto online

La spesa online e il food delivery sono delle pratiche sempre più diffuse tra le persone e per questo in tanti si chiedono se è possibile spendere i propri buoni pasto online.

Come per gli acquisti nei negozi fisici, ogni catena ed esercente ha la propria policy in materia di ticket buoni pasto. Tendenzialmente se il negozio è solo online allora permetterà il loro utilizzo, ma se il negozio ha anche punti vendita fisici allora probabilmente non li accetterà come metodo di pagamento.

Per quanto riguarda le app di food delivery come Just Eat, Deliveroo, Foodora o Glovo, bisogna precisare che solo Just Eat permette il pagamento con i ticket aziendali. Questo perché Just Eat è una piattaforma che si occupa solamente di mettere in contatto cliente e ristorante; il pagamento e la consegna sono a carico del ristorante stesso e perciò possono accettare i buoni come pagamento. Delivero, Glovo e Foodora invece sono veri e propri servizi di delivery e quindi non sono abilitati ad accettare i buoni mensa.

Buoni pasto cosa posso comprare

I buoni pasto, i voucher che le aziende erogano ai dipendenti come benefit, non sono la stessa cosa dei buoni spesa. Al contrario dei buoni spesa, che permettono di acquistare qualunque tipo di prodotto, i buoni pasto permettono l’acquisto solamente di generi alimentari, pasti pronti e bevande.

Prodotti acquistabili: pane, frutta, verdura, pasta, pesce, carne, legumi, bibite, uova, latticini, formaggi, snack, pasti congelati, pasti pronti, prodotti di gastronomia, acqua e altri generi alimentari.

Prodotti non acquistabili: bevande alcoliche, prodotti per la casa, utensili, detersivi, dolciumi e tutti ciò che non rientra nei generi alimentari.

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Buoni pasto normativa fiscale 2022

Come è cambiata la normativa fiscale per i ticket restaurant nel 2022? In breve, non è cambiata. I ticket restaurant, come gli altri anni, sono assimilabili ad un servizio sostitutivo di mensa. Al contrario dell’indennità di mensa però, i buoni pasto sono deducibili al fine delle imposte IRPEF, IRES e IRAP.

I massimali di esenzione sono rimasti gli stessi:

  • 4€ al giorno per lavoratore in caso di buoni cartacei;
  • 8€ al giorno per lavoratore in caso di buoni elettronici e digitali.
Anche per quanto riguarda le norme di deducibilità per aziende, liberi professionisti e ditte individuali è rimasto tutto uguale:

Normativa indennità sostitutiva di mensa e buoni pasto

Normativa indennità sostitutiva di mensa e buoni pasto

Mensa aziendale, indennità sostitutiva di mensa, mensa diffusa o buoni pasto: cosa conviene di più per dipendenti e aziende?

La pausa pranzo è fondamentale per il benessere e per la qualità delle performance dei dipendenti. Anche nel caso di smart working, il momento che i lavoratori dedicano al pasto va valorizzato da parte delle aziende. Dunque è necessario che gli addetti al personale si interroghino su come gestire la pausa pranzo, o cena in caso i propri lavoratori abbiano orari di lavoro divisi su turni. A seconda delle necessità l’azienda può dotarsi di una mensa aziendale o optare per diverse prestazioni sostitutive come l’indennità sostitutiva di mensa, i buoni basto o la mensa diffusa.

Ma quale opzione sostitutiva è la più conveniente per aziende e dipendenti?

In questo articolo capiremo la normativa mensa aziendale, a chi spetta un’indennità sostitutiva di mensa e la fiscalità dei buoni pasto.

Quando la mensa aziendale è obbligatoria?

La legge italiana prevede, per i dipendenti che hanno una giornata lavorativa di più di 6 ore, il diritto ad una pausa per la consumazione del pranzo (o della cena a seconda di come è organizzato l’orario di lavoro). Inoltre, per le aziende che hanno più di 30 dipendenti vige l’obbligo di dotare i propri uffici di almeno un ambiente a uso refettorio. Cioè degli spazi dedicati con tavoli, sedie, riscaldamento/raffreddamento dove i lavoratori possono consumare il proprio cibo.

Ma il diritto alla pausa pranzo o il diritto a dei locali a uso refettorio non comprendono anche il diritto alla mensa aziendale. Attualmente nel nostro paese infatti non è in essere nessun dovere per le aziende di erogare tale servizio di mensa o prestazioni sostitutive.

Decidere di aiutare i propri dipendenti e migliorare il loro work-life balance (per un approfondimento sul tema clicca qui) fornendo una mensa aziendale interna o dei servizi sostitutivi di mensa è quindi un atto volontario. Questo a meno che il CCNL, o Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro, di riferimento non ne specifichi l’obbligatorietà.

Cos’è una prestazione sostitutiva di mensa?

Quando la presenza di una mensa aziendale sia prevista nei CCNL, e quindi sia di fatto obbligatoria, o quando il datore di lavoro vuole mettere i propri dipendenti in condizione di fruire di un servizio per i pasti, che opzioni ha l’azienda?

Prima di tutto l’azienda può prevedere una mensa interna. Cioè un luogo appositamente dedicato alla distribuzione e alla consumazione dei pasti. La mansione può essere gestita dall’azienda stessa o può essere appaltata a società terze specializzate. In alternativa esistono delle soluzioni equiparate alla mensa che la normativa chiama prestazioni sostitutive di mensa. Tra queste troviamo l’indennità sostitutiva di mensa, i buoni pasto e la mensa diffusa.

Tra queste alternative esistono grandi differenze soprattutto dal punto di vista fiscale. Vediamole nel dettaglio per comprendere quale è la più conveniente per aziende e dipendenti.

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Comparazione delle prestazioni sostitutive tra buoni pasto e indennità sostitutiva di mensa

Mensa aziendale normativa

L’azienda che decide di erogare ai propri dipendenti il servizio di mensa aziendale può o provvedere ad organizzarla internamente o appaltarne la gestione a terzi. In ogni caso comunque la normativa mense aziendali prevede che i costi sostenuti non concorrono alla formazione da reddito dipendente.

Come funziona la mensa diffusa

La mensa diffusa è una prestazione sostitutiva di mensa, cioè rientra in quella categoria di servizi alternativi alla mensa aziendale ma che comunque forniscono ai dipendenti dei pasti durante l’orario lavorativo.

Nello specifico la mensa diffusa prevede l’acquisto e la distribuzione, da parte dell’azienda, di una carta elettronica che permette di consumare i pasti in alcuni esercenti convenzionati (di solito tutti nelle vicinanze del luogo di lavoro). La carta è utilizzabile solo durate alcuni orari e solo nei giorni effettivamente lavorati dal dipendente.

Questa prestazione è assimilata alla mensa più tradizionale anche per quanto riguarda la tassazione. I costi sostenuti dunque non concorrono alla formazione del reddito da lavoro dipendente.

Cos’è l’indennità sostitutiva di mensa

Anche l’indennità sostitutiva di mensa o solo indennità di mensa è una prestazione sostitutiva. Si tratta di emolumenti inseriti nella busta paga del lavoratore e possono essere corrisposti sia su base giornaliera che mensile. Spesso il datore di lavoro stabilisce un indennizzo su base giornaliera che va moltiplicato per tutti i giorni lavorati dal dipendente. In alternativa il datore può stabilire una somma oraria che andrà moltiplicata per le ore lavorate mensilmente.

Nella maggior parte dei casi questa indennità di mensa è a tutti gli effetti parte della retribuzione base del lavoratore e quindi concorre alla formazione del reddito da lavoro dipendente. Il bonus mensa è interamente soggetto a tassazione e contribuzione.

Diciamo nella maggior parte dei casi perché esistono delle esenzioni a questo tipo di tassazione indennità mensa. L’indennità sostitutiva di mensa non è soggetta a contribuzione e tassazione quando:

  • Viene erogata a lavoratori dei cantieri edili;
  • A luoghi di lavoro isolati e senza possibilità di raggiungere servizi di ristorazione;
  • I dipendenti lavorano in uffici e strutture temporanee.

In queste situazioni l’indennità sostitutiva di mensa è esente da tasse fino al tetto massimo di 5,29€ al giorno per dipendente.

Come usare i buoni pasto

I buoni pasto o buoni mensa sono un’altra opzione che si presenta alle aziende per quanto riguarda le prestazioni sostitutive di mensa. Sono dei ticket cartacei, elettronici o digitali che i dipendenti possono utilizzare per acquistare pasti pronti o generi alimentari in tutti i negozi convenzionati distribuiti in tutta Italia compresi supermercati, tavole calde, bar e molto altro.

La normativa buoni pasto prevede che siano esenti da tasse entro 4€ per i ticket restaurant cartacei e entro 8€ per i ticket mensa elettronici e digitale. Possono inoltre essere accumulati fino ad un massimo di 8 e usati presso gli esercizi commerciali convenzionati.

Cosa conviene di più: servizio mensa aziendale, buoni pasto mensa, mensa diffusa, indennità sostitutiva mensa o buoni pasto?

Nonostante l’indennità sostitutiva di mensa sia tra le prestazioni più scelte dalle aziende non è la più convenienti perché non è esente da tasse e concorre al reddito dei dipendenti. Altre soluzioni, come i buoni pasto o la mensa diffusa sono ottime per ridurre i costi sul personale ma allo stesso tempo fornire un benefit apprezzato.

Ticket Restaurant Elettronici: i buoni pasto migliori

Ticket Restaurant Elettronici: i buoni pasto migliori

I Ticket Restaurant Elettronici sono i buoni pasto del fornitore Edenred, leader nel settore dei servizi per imprese, liberi professionisti e ditte individuali. Attraverso l’erogazione di servizi sostitutivi di mensa di qualità e molto altro Edenred si è stabilita tra le top aziende in questo mercato.

In questo articolo parleremo dei Ticket Restaurant, della normativa che regola i buoni pasto e dei vantaggi per lavoratori, aziende e possessori di partita iva.

 

Per richiedere un preventivo gratuito sui ticket edenred elettronici clicca qui.

Cosa sono i Ticket Restaurant

I Ticket Restaurant sono dei voucher che fungono da servizio sostitutivo di mensa. Quando le aziende non hanno la possibilità di avere un servizio di mensa interno, possono decidere di erogare un’indennità in busta paga ma ciò ha dei costi molto alti.

Come alternativa esistono i buoni pasto. Questi voucher edenred restaurant infatti hanno una normativa fiscale che li rende nettamente più convenienti di un aumento in busta paga.

Anche per le ditte individuali e per i liberi professionisti i buoni pasto hanno enormi vantaggi. In primo luogo il risparmio notevole e poi la gestione più semplice delle spese relative all’acquisto di alimenti.

I buoni pasto possono essere erogati o comprati in due versioni: quella cartacea e quella elettronica. Vediamo nel dettaglio le caratteristiche di ognuno.

1) Buoni Pasto Elettronici

I Ticket Restaurant Elettronici vengono distribuiti come una tessera con microchip simile ad una carta di credito. In alternativa esistono anche quelli fully digital che vengono caricati direttamente sul cellulare.

Molti optano per questa opzione perché il tetto massimo di esenzione per ticket è di 8 euro al giorno per lavoratore.

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2) Buoni Pasto Cartacei

I Ticket Restaurant Cartacei sono distribuiti come un carnet di biglietti in carta che vanno strappati e usati all’occorrenza.

Al giorno d’oggi la richiesta per i ticket cartacei è diminuita perché è diminuita anche la soglia di esenzione (4 euro al giorno per lavoratore).

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Ticket Restaurant Elettronici per le aziende

Per le aziende i vantaggi sono innumerevoli. A partire dal fatto che i buoni pasto possono essere inseriti come benefit in politiche di fidelizzazione, di employer branding e di marketing. I buoni pasto sono infatti tra i benefit più richiesti dai lavoratori e tra i più apprezzati. Ricordiamo che i buoni pasto possono essere erogati ai lavoratori in smart working ma non ai lavoratori in ferie o in malattia.

Per maggiori informazioni su a chi spettano i buoni pasto leggi qui.

Inoltre l’acquisto di tali buoni per le aziende è agevolato a livello fiscale. L’IVA sui buoni pasto è infatti 100% detraibile e agevolata al 4%.

Ticket Restaurant Liberi Professionisti e Ditte individuali

Per quanto riguarda Ditte Individuali e Liberi professionisti la normativa sulla detrazione fiscale varia da quella per le aziende. In queste situazioni infatti l’IVA resta al 10% ma si potranno dedurre tutte le spese effettuate per i buoni pasto al 75%. Questo però fino ad un massimo del 2% del fatturato annuale.

Da menzionare anche la semplificazione delle pratiche amministrative e della riduzione del carico di lavoro di gestione delle fatture e degli scontrini emessi per la pausa pranzo o per altri pasti principali.

Ticket Edenred Restaurant per i dipendenti

I dipendenti che ricevono i ticket edenred restaurant sono più motivati e più produttivi. Anche le performance saranno migliori. Da considerare poi il risparmio di tempo: i lavoratori con i buoni pasto hanno un work-life balance più positivo e in generale sono più felici. Durante la pausa pranzo sarà possibile rilassarsi e godersi del momento di pausa con i colleghi mangiano dei pasti salutari e nutrienti.

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Tutti i vantaggi dei Ticket Restaurant Elettronici

I principali vantaggi:

  • Deducibili al 100% per aziende con IVA al 4%;
  • Deducibili al 75% per p.iva a regime ordinario;
  • Ottimo per politiche di miglioramento dell’immagine aziendale;
  • Non c’è un quantitativo fisso per l’ordine;
  • Non c’è vincolo di riacquisto;
  • Disponibile in versione cartacea ed elettronica;
  • 000 locali convenzionati;
  • Unica fattura per le spese;

Ticket restaurant dove spenderli

Nello specifico poi i Ticket di Edenred sono tra i più accettati in Italia. Possono essere usati in oltre 150.000 esercenti convenzionati tra tavole calde, bar, agriturismi, supermercati, mercati e molto altro.

Tra i supermercati convenzionati con Edenred più famosi sono: Coop, Esselunga, Roadhouse, Il gigante, Carrefour, Burger King, Autogrill ecc.

Come ordinare ticket edenred

I Ticket Restaurant Edenred sono facilissimi da ordinare. Basterà cliccare qui, compilare il form e attendere. In poco tempo tu o i tuoi dipendenti potrete godere di tutti i vantaggi dei buoni pasto.

I buoni pasto convengono? La parola al commercialista

I buoni pasto convengono? La parola al commercialista

I buoni pasto sono davvero la soluzione perfetta per le aziende che vogliono risparmiare sulla pausa pranzo e allo stesso tempo fidelizzare i propri dipendenti? Valgono anche per i dipendenti in smartworking?

Abbiamo chiesto di rispondere alle principali domande sui ticket restaurant per la pausa pranzo allo studio di commercialisti SBC, leader nella consulenza personalizzata per imprenditori.

Continua a leggere per scoprire tutta la normativa sui buoni pasto, perché sono veramente convenienti.

Cosa sono i ticket pasto?

I buoni ticket per la pausa pranzo sostituiscono l’indennità di mensa dei dipendenti. Sono quindi dei voucher defiscalizzati che le imprese e i liberi professionisti possono acquistare per se stessi, per i propri collaboratori o in caso dipendenti.

Tali ticket restaurant non hanno solo vantaggi fiscali, che esploreremo nel dettaglio nei prossimi paragrafi grazie all’aiuto dello studio commercialista SBC. Ma hanno anche vantaggi in materia di employer branding, immagine aziendale, fidelizzazione dei dipendenti e molto altro.

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La convenienza dei buoni pasto: la parola al commercialista

Per capire se i buoni pasto convengono davvero per aziende e possessori di partita iva abbiamo chiesto allo studio commercialista SBC di riassumere i benefici del buono pasto elettronico e cartaceo.

Lo studio SBC è uno studio di commercialisti altamente competenti che non si limita a fornire servizi personalizzati. Questo studio ascolta attivamente le esigenze degli imprenditori e li supporta nel percorso di crescita della propria attività. Per richiedere una consulenza amministrativa e gestionale clicca qui.

Normativa: i vantaggi fiscali dei ticket restaurant

La norma di riferimento è la numero 51 del TUIR, nella quale viene specificato che tutto ciò che è una retribuzione, anche diversa da quella in denaro, deve essere tassata in busta paga se il datore di lavoro la elargisce al dipendente. Esistono, però, alcune deroghe, tra cui la disciplina dei buoni pasto che, per essere deducibili, devono avere determinate caratteristiche.

Il buono pasto, infatti, è deducibile fino al limite di 4 Euro se cartaceo e di 8 Euro se elettronico (il più utilizzato). È invece deducibile di 5,29 Euro nel caso in cui l’azienda è posizionata in un circondario senza la possibilità di avere una mensa diretta.

Il vantaggio dell’azienda con questo strumento non sta solo nel fatto che non viene tassato al dipendente (e quindi ha un costo intrinseco minore per l’azienda e per il dipendente), ma anche l’iva per il buono pasto è del 4%, contro il 10% che si paga sulla somministrazione diretta al bar o ristorante.

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A chi spettano i buoni pasto: normativa per lo smartworking

Quali sono le particolarità dei buoni pasti rispetto all’epidemiologia Covid? Con l’emergenza sanitaria molti dipendenti di aziende lavorano da casa e la normativa, con una circolare, ha confermato che il buono pasto può essere continuamente corrisposto al dipendente in smart working.

A chi spettano i buoni per la pausa pranzo: normativa per i liberi professionisti e ditte individuali

Anche in caso di un’azienda senza dipendenti o di un professionista è possibile acquistare i buoni pasto. Anche questo strumento, infatti, è considerato come forma di pagamento in natura, diverso a quello usuale, ma comunque lecito e deducibile da parte dell’imprenditore individuale e anche per il professionista.

Se un professionista compra dei buoni pasto e li usa nel tempo vale il criterio di cassa, ovvero dal momento in cui viene acquistato e pagato un buono pasto, questo diventa deducibile.

Se invece è un’azienda che compra un buono è necessario fare un conteggio di quelli che sono i buoni residui alla fine dell’esercizio (operazione molto semplice con il formato elettronico in quanto in tempo reale l’azienda è a conoscenza di tale dato).

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I vantaggi dei buoni pasto elettronici per aziende e p.iva

I vantaggi dei buoni pasto elettronici per aziende e p.iva

Tutta la normativa sui buoni pasto elettronici: detrazioni fiscali, a chi spettano e i migliori fornitori

Quando la mensa interna all’azienda non è un’opzione o quando si è un possessore di una partiva iva la soluzione per risparmiare sulla pausa pranzo sono i buoni pasto elettronici. Questi ticket infatti sono pensati appositamente per l’acquisto di generi alimentari o pasti pronti in tavole calde, ristoranti e molto altro.

La peculiarità di questi ticket è la loro normativa fiscale vantaggiosa. Per incentivare una corretta alimentazione e migliorare il work-life balance dei lavoratori è stata predisposta questa soluzione defiscalizzata che ha benefici non solo per i dipendenti ma anche le imprese.

In questo articolo esploreremo tutta la normativa fiscale e tutti i vantaggi per dipendenti, imprese e p.iva.

Se hai bisogno di un preventivo gratuito per i migliori fornitori di buoni pasto clicca qui.

Cosa sono e come funzionano i buoni pasto elettronici

I ticket per la pausa pranzo elettronici sono dei titoli di pagamento emessi dai fornitori di buoni pasto ed erogati dalle aziende hai propri dipendenti, ai propri soci e collaboratori (anche i possessori di p.iva e i titolari di ditte individuali possono usufruire di questi buoni ma con degli sgravi fiscali diversi che vedremo successivamente).

I buoni pasto elettronici vengono erogati tramite una tessera con microchip che funziona esattamente come un bancomat. Il valore che l’azienda totale che l’azienda ha deciso di erogare verrà caricato sulla tessera che poi potrà essere usata per comprare beni alimentari sia in supermercati che in ristoranti o bar.

Ovviamente con i buoni pasto non possono essere acquistati generi diversi da quelli alimentari. Per esempio non si potranno acquistare prodotti per la casa o per la cura della persona con questi buoni. Per questa tipologia di prodotti servono altri ticket come ad esempio i buoni acquisto (se sei interessato a questa tipologia di ticket clicca qui).
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A chi spettano i ticket per la pausa pranzo?

I buoni pasto elettronici possono essere erogati dalle aziende praticamente a tutti i dipendenti. A prescindere dal tipo di contratto (determinato, indeterminato, apprendistato ecc) e dal cumulo di ore settimanali (full-time o part-time). Quando la loro distribuzione non è obbligata dai CCNL allora è a discrezione del titolare.

Una norma da tenere a mente però è che se i lavoratori sono part-time, i buoni pasto possono essere erogati solo e soltanto se il loro orario di lavoro comprende almeno una delle pause per i pasti più importanti (pranzo e cena) o se la distanza dalla residenza non permette al lavoratore di rientrare in tempo per consumare un pasto ad un orario accettabile.

Infine, i buoni pasto elettronici possono essere corrisposti solo per ogni giorno lavorato. In caso il dipendente sia in ferie, in maternità, in cassa integrazione o abbia preso un permesso allora il buono pasto non può essere corrisposto. Questo perché il ticket per la pausa pranzo è un sistema a sostegno del lavoratore e regola quindi l’acquisto di generi alimentati solo per il lavoratore quando è in servizio.

I benefici dei buoni pasto elettronici per le imprese e per le p.iva

Dato che la maggior parte delle aziende, soprattutto le PMI, non hanno una mensa, per risparmiare sulla pausa pranzo dei dipendenti possono erogare i buoni pasto. Al contrario di un’indennità sostitutiva questi ticket godono di vantaggi fiscali che faranno risparmiare non solo il dipendente ma anche l’azienda.

Ma i buoni pasto elettronici hanno anche altri vantaggi non fiscali per le imprese:

  1. Performance migliori dei dipendenti;
  2. Maggiore flessibilità oraria;
  3. Più soddisfazione da parte dei dipendenti;
  4. Fidelizzazione del personale;
  5. Migliora i rapporti tra i colleghi;
  6. Ottimi per politiche di employer branding.
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Buoni pasto normativa IVA, esenzione fiscale e previdenziale

Per quanto riguarda la normativa fiscale dei buoni pasto elettronici dobbiamo innanzitutto parlare del tetto massimo di esenzione dei ticket. Per i ticket elettronici la soglia è stata stabilità a 8€ mentre per i cartacei a 4€ al giorno per dipendente. Stando entro questa soglia è prevista l’esenzione da oneri previdenziali e fiscali. Se il datore di lavoro eroga un contributo maggiore di queste soglie esso sarà tassato come da normativa vigente.

Il motivo per cui i ticket elettronici hanno un tetto più alto deriva dalla scelta di voler incentivare le transazioni elettroniche che sono più trasparenti e sicure. Tale scelta inoltre si inserisce nella spinta alla digitalizzazione che da anni sta trainando l’economia mondiale.

Vediamo adesso la normativa nel dettaglio per aziende e p.iva:

 

  • Normativa ticket restaurant per le aziende: per le aziende e le imprese a prescindere dalla loro dimensione e dal numero di dipendenti troviamo che i buoni pasto elettronici hanno l’IVA al 4% completamente detraibile;
  • Normativa ticket restaurant per liberi professionisti con p.iva, soci, ditte individuali e titolali: per tutte le categorie menzionate, l’IVA è al 10%. Sarà possibile inoltre detrarre il 75% delle spese e l’IVA fino ad un massimo del 2% del fatturato annuale.
  • Normativa ticket restaurant per Persone giuridiche IRES: in questo caso, per le persone giuridiche IRES i buoni pasto sono deducibili al 100%.
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