Ricevere i buoni pasto durante i permessi allattamento

Ricevere i buoni pasto durante i permessi allattamento

Se l’orario giornaliero si riduce per colpa dei permessi allattamento si ha ancora diritto ai buoni pasto?

I buoni pasto sono dei benefit che le aziende possono concedere ai propri dipendenti quando non è prevista una mensa aziendale interna o un’indennità sostitutiva di mensa. I buoni pasto sono infatti dei ticket dal valore prestabilito utilizzabili per acquistare pasti pronti o generi alimentari in bar, supermercati, ristoranti e altri esercenti convenzionati. L’erogazione dei buoni pasto o la fruizione della mensa aziendale sono vincolati ad un minimo di ore lavorate, 6 ore, e al godimento di una pausa in cui consumare uno dei pasti principali.

Dunque, una lavoratrice che usufruisce dei permessi allattamento nel primo anno di vita di suo figlio ha comunque diritto ai ticket restaurant? Sì, ma a patto che il suo orario di lavoro effettivo, quindi senza contare i permessi allattamento, sia uguale o superiore a 6 ore.

Continua a leggere per saperne di più sui permessi allattamento e i buoni pasto.

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Permessi allattamento: cosa sono e quanto durano

Nel corso del primo anno di vita, la madre lavoratrice ha il diritto di richiedere dei periodi, chiamati permessi per allattamento. Durante queste ore la lavoratrice può allontanarsi dall’ufficio per prendersi cura del neonato.

Secondo la normativa, la durata del permesso allattamento è di:

  • 2 ore, consecutive o spezzate, se l’orario lavorativo giornaliero è pari o superiore a 6 ore. Nell’eventualità in cui la lavoratrice usufruisca di un asilo aziendale o una struttura nelle vicinanze del posto di lavoro, allora il periodo di riposo sarà solo di 1 ora.
  • 1 ora, consecutiva o spezzata, se l’orario di lavoro giornaliero è inferiore a 6 ore. Nel caso in cui la lavoratrice si avvalga di un asilo aziendale o di una struttura nelle vicinanze del posto di lavoro, allora il periodo di riposo diventa di mezz’ora.
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Permessi per allattare: quando spettano ai padri?

Ma i permessi allattamento possono anche essere riconosciuti ai padri, come specificato nell’art. 40 del D.L.vo n. 151/2001 in alcuni casi particolari:

  • Quando il neonato è affidato solo al padre;
  • Se la madre lavoratrice non se ne avvale;
  • In caso di morte della madre o di grave infermità;
  • Se la madre non è una lavoratrice dipendente, cioè nel caso in cui non svolga nessuna attività o svolga un’attività non retribuita da terzi. Inoltre deve essere oggettivamente impossibilitata ad attendere alle cure del neonato per ragioni documentabili.

Ricordiamo infine che i riposi per allattamento sono un diritto e sono completamente retribuiti. Per usufruirne, la lavoratrice deve necessariamente presentare una domanda al proprio datore di lavoro o al team hr dell’azienda in cui lavora.

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Buoni pasto e permessi per allattamento: quando sono compatibili?

Le lavoratrici che normalmente ricevono i buoni pasto dalla propria azienda hanno diritto a riceverli anche se usufruiscono dei permessi allattamento? La questione è stata affrontata nella sentenza 31137 del 2019 dalla corte di cassazione. La corte ha stabilito che i buoni pasto possono comunque essere erogati alle dipendenti che si prendono i permessi allattamento. CIò però a patto che l’orario lavorativo giornaliero sia superiore a 6 ore e che nel conteggio siano escluse le ore di permesso.

I ticket pasto sono un benefit, un’agevolazione assistenziale, che garantisce un migliore work-life balance e la fruizione di un pasto sano e veloce. Per questo motivo la sua erogazione è strettamente collegata sia all’esercizio di un minimo di ore lavorative sia alla fruizione di una pausa in cui si può consumare un pasto.

Notiamo che per alcune categorie di lavoratrici i requisiti per accedere ai buoni pasto possono differire. Per sapere se si ha diritto ai buoni pasto anche se si usufruisce dei permessi allattamento è necessario sempre controllare le condizioni previste dal CCNL di riferimento.

Clicca qui per maggiori informazioni sui buoni pasto in maternità, durante la paternità o in congedo parentale.

Buoni pasto elettronici per dipendenti in ferie

Buoni pasto elettronici per dipendenti in ferie

Si possono erogare i buoni pasto elettronici ai lavoratori in ferie? Tutta la normativa

I buoni pasto elettronici sono considerabili a pieno titolo un servizio sostitutivo di mensa. Quando l’azienda non ha disposizione un luogo adeguato per la pausa pranzo dei dipendenti e dei responsabili (ma anche dei dirigenti) e non riesce a fornire una mensa aziendale o un servizio di vitto, può ricorrere all’erogazione buoni pasto.

Questi ticket, lo scopriamo subito, possono essere forniti solo e soltanto per le giornate lavorate e quindi non a dipendenti/responsabili in ferie o in malattia o con i permessi. Inoltre il dipendente deve, per poter ricevere i buoni pasto (e l’azienda risparmiare attraverso gli sgravi fiscali) essere assunto regolarmente. Inoltre il suo orario di lavoro deve comprendere necessariamente almeno una delle pause concomitanti ai pasti principali. Ci sono altri cavilli all’interno della normativa che regola chi può ricevere i buoni pasto. Per un approfondimento leggere: “Buoni Pasto: a chi spettano”.

Inizia subito a risparmiare sulla pausa pranzo dei tuoi dipendenti e trova i migliori fornitori di buoni pasto elettronici.

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Perché erogare i buoni pasto elettronici ai dipendenti

I buoni pasto per le aziende sono un’ottima soluzione per adempiere al servizio di sostituzione di mensa perché sono più convenienti per le aziende di un’indennità in busta paga. Sono ulteriormente utili per erogare un bonus ai dipendenti e fornire un sostegno concreto. Tali benefit sono disponibili con la tassazione di favore anche per i possessori di partita iva (basta che abbiamo il regime ordinario e non quello forfettario).

Il buono pasto serve inoltre per fidelizzare i dipendenti e portare avanti tutte quelle strategie di employee branding ed employee retention. Si potrebbe pensare anche ad una strategia che preveda i buoni pasto come premio di risultato o come incentivo per le promozioni.

Attraverso dei gesti come l’erogazione dei ticket per la pausa pranzo le aziende si dimostrano interessate al well being dei dipendenti che renderanno di più e saranno più produttivi perché avranno un life-work balance positivo. Il fatto di non dover pensare tutti i giorni al pranzo (con i buoni pasto infatti si può sia fare la spesa che acquistare pasti pronti in ristoranti, tavole calde ecc) migliorerà la vita dei lavoratori che avranno più tempo da dedicare a loro stessi, alla loro famiglia e quindi anche al lavoro. Per approfondire il tema leggi “Life work balance: come raggiungerlo”.

Buoni Pasto erogabili ai dipendenti in ferie?

La funzione dei buoni pasto è quella di dare la possibilità ai dipendenti di sostenere un’alimentazione sana durante l’orario di lavoro. Per tale motivo i lavoratori non ne hanno diritto se non sono in servizio. Tutte le persone assenti (sia che siano in ferie o che abbiano preso un permesso) non possono ricevere i voucher per la pausa pranzo. Questo significa però che i lavoratori in smart working hanno diritto ai buoni. Infatti il punto focale non è il luogo dove si presta servizio ma il fatto stesso che il dipendente sta lavorando.

I dipendenti in ferie o comunque assenti da lavoro non possono ricevere i buoni pasto, ma ciò non significa che non possono spenderli e usarli per i loro pasti. I ticket infatti sono validi su tutto il territorio nazionale (tenendo in considerazione ovviamente solo gli esercizi convenzionati). Immaginiamo che il collaboratore si trovi in un altro luogo rispetto a quello in cui solitamente risiede e lavora. In questo caso potrà consultare la lista di locali o supermercati (alcuni fornitori di buoni pasto elettronici hanno anche accordi con i maggiori servizi di delivery) convenzionati, scegliere quello che più si addice alle sue esigenze alimentari e usare i propri buoni pasto anche se non è in servizio.

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Buoni pasto elettronici tassazione

Il Decreto numero 122 del Ministro dello Sviluppo Economico regolamenta questi servizi che sostituiscono la mensa. I buoni pasto proprio in virtù della loro funzione sostitutiva sono esenti da contribuzione INPS e godono di una tassazione di favore. Al contrario dei servizi diretti di vitto, come ad esempio la mensa aziendale, che sono totalmente esenti da tasse, i ticket restaurant hanno un tetto massimo di esenzione. Inoltre per essere esenti devono essere erogati a tutti i dipendenti o almeno a categorie omogenee degli stessi.

I tetti massimi sono:

  1. 8€ per i buoni pasto elettronici (prima era 7€)
  2. 4€ per i buoni pasto cartacei (prima era 5,29€)

La motivazione dietro alla scelta di aumentare il massimale di esenzione dei ticket elettronici e diminuire quello dei ticket cartacei riguarda la volontà di prediligere pagamenti più tracciabili e trasparenti. Infatti nonostante i buoni pasto sono nati come cartacei (e tutt’ora sono ampiamente utilizzati), le aziende e i possessori di partita iva si stanno piano piano orientando verso la soluzione più dematerializzata e più incentivata proprio perché, seguendo i massimali di esenzione attuali, ha maggiore spendibilità.

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Buoni Pasto Normativa

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Cosa dice la normativa sulla deducibilità e sulla detrazione fiscale dei buoni pasto

Quando le aziende non dispongono di una mensa, la maggior parte decide di erogare i buoni pasto ai propri dipendenti. I buoni pasto sono infatti uno dei benefit più diffusi nelle aziende, ma possono rivelarsi molto utili anche per ditte individuali e liberi professionisti grazie alla normativa buoni pasto che risulta essere veramente vantaggiosa.

Quando le aziende non dispongono di una mensa, la maggior parte decide di erogare i buoni pasto ai propri dipendenti. I buoni pasto sono infatti uno dei benefit più diffusi nelle aziende, ma possono rivelarsi molto utili anche per ditte individuali e liberi professionisti grazie alla normativa buoni pasto che risulta essere veramente vantaggiosa.

Scopriamo insieme la normativa fiscale e le regole per la deducibilità dei buoni pasto per aziende, ditte individuali e liberi professionisti.

Se invece stai cercando dei fornitori affidabili e vorresti ricevere un preventivo gratuito visita “i migliori fornitori di buoni pasto”.

Buoni pasto normativa: cosa sono i buoni pasto

I buoni pasto sono dei benefit che o vengono erogati dalle aziende ai propri dipendenti oppure vengono acquistati dalle ditte individuali e liberi professionisti per il loro business.

Essendo considerati un’integrazione al reddito e non parte di esso, i ticket restaurant rientrano nella categoria dei flexible benefit. Tale classificazione rende i buoni pasto una soluzione estremamente vantaggiosa da punto di vista fiscale.

Buoni pasto normativa in vigore

La tassazione dei buoni pasto viene regolata dalle seguenti normative e leggi:

  • L’articolo 51 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (T.U.I.R.): regola il tetto massimo di esenzione dei buoni pasto.
  • Il Decreto numero 122 del 7 giugno 2017: stabilisce quali categorie di lavoratori possono ricevere i buoni pasto, chi può erogarli e stabilisce le differenze tra buono pasto elettronico e cartaceo. Inoltre regola la relazione tra gli esercizi commerciali e i fornitori di buoni pasto.
  • I CCNL (Contratti collettivi nazionali del lavoro): legiferano sull’obbligatorietà o meno dei buoni pasto per alcune categorie di lavoratori.
Notiamo due cose rispetto a queste tre normative:

  • Sono state redatte principalmente per le imprese, infatti valgono e sono applicabili ad ogni tipo di azienda anche a prescindere dalla loro dimensione. Alcune eccezioni però possono valere per imprese individuali e persone con p.iva. Ad esempio per le p.iva a regime forfettario i buoni pasto non sono deducibili. Per sapere di più: “Buoni pasto per i titolari di P.IVA: convengono davvero?”.
  • Ogni anno ci possono essere modifiche applicate alle suddette normative che modificano le soglie di esenzione o ne estendono l’uso.

Buoni pasto normativa: Caratteristiche fiscali e non

Nell’Articolo 2 del Decreto numero 122 del 2017 viene dettagliatamente definito il concetto di buono pasto. Secondo la legge italiana il buono pasto è il documento che legittima il titolare a ricevere servizi di sostituzione di mensa per il valore riportato sul buono. Inoltre tale documento prova l’avvenuta prestazione dell’esercizio convenzionato ai fornitori che emettono i buoni pasto.

 

Nell’Articolo 4 dello stesso Decreto invece vengono elencate le caratteristiche che necessariamente un buono pasto deve avere per essere tale:

 

  1. Devono provare l’avvenuta prestazione del servizio sostitutivo di mensa (somministrazione di alimenti e bevande).
  2. Devono essere utilizzati esclusivamente dai lavoratori subordinati o anche con un rapporto di collaborazione non subordinato. Sia che questi siano a tempo piano che a tempo parziale. Inoltre sono erogabili anche in caso l’orario di lavoro non comprenda la pausa pranzo.
  3. Non sono cedibili a terzi.
  4. Sono utilizzabili sono per l’interezza del loro valore.
  5. Cumulabili fino ad 8 buoni.
  6. Non sono commercializzabili.
  7. Non sono convertibili in denaro.
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Buoni pasto normativa: A chi spettano i buoni pasto

Seguendo i decreti e le normative elencate nel paragrafo precedente, i buoni pasto non sono obbligatori. Ciò significa che le aziende, a meno che non sia stabilito diversamente nel CCNL di riferimento, non sono obbligate ad erogare buoni pasto ai propri dipendenti.

In caso però il CCNL di riferimento lo imponga o il datore voglia farlo, i buoni pasto possono essere erogati a tutta la forza lavoro assunta sia a tempo determinato che indeterminato, sia full time che part time. L’aspetto imprescindibile per l’erogazione è ovviamente la presenza di un contratto di lavoro regolare. Se il datore di lavoro volesse erogare i buoni pasto solo ad una parte della propria forza lavoro, bisogna che questa parte di lavoratori sia in qualche modo omogena.

Un’altra domanda comune è se i buoni pasto possono essere erogati anche quando l’orario di lavoro non prevede l’orario della pausa pranzo. La risposta è certamente possono essere erogati, anche se bisogna prestare attenzione all’unica eccezione: i dipendenti part-time. Infatti per erogare buoni pasto ad un dipendente in part-time, bisogna che il suo orario lavorativo comprenda i principali pasti o che la distanza casa-lavoro non permetta al dipendente di rincasare in tempo per i pasti.

Buoni pasto normativa: deducibilità fiscale 2021

Ogni anno gli enti governativi possono modificare le norme riguardanti i buoni pasto attraverso le Leggi di Bilancio. Nel 2021, a seguito delle modifiche della Legge di Bilancio del 2020 troviamo che:

1) La soglia di esenzione dei buoni pasto è stata raddoppiata da 258,13€ a 516,46€.

2) La soglia della deducibilità dei buoni pasto elettronici è stata aumentata da 7€ a 8€.

3) La soglia della deducibilità dei buoni pasto cartacei è stata diminuita da 5,29€ a 4€.

Tali nuove disposizioni vanno nella direzione di incentivare l’utilizzo dei buoni pasto e di incentivare soprattutto l’utilizzo di quelli elettronici. Per sapere di più sull’argomento “Buoni pasto elettronici: la normativa del pos unico”.

Edenred Tickets per risparmiare in pausa pranzo

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Edenred Tickets sono i buoni pasto targati Edenred e sono tra i più conosciuti nel mercato. Questo perché la loro spendibilità è elevata e i costi contenuti. Ma tali caratteristiche non sono le uniche che rendono questa soluzione buono pasto una delle migliori.

Continua a leggere per scoprire tutti i vantaggi del buono pasto Edenred Tickets.

Edenred Tickets: migliora la tua pausa pranzo

La pausa pranzo è, nell’immaginario collettivo, il momento di relax per eccellenza del lavoratore: spezza la giornata e permette di ricaricare le energie con un pasto. Ma spesso questa semplicemente non è la realtà. I tempi stretti, la mancanza di una mensa interna dell’azienda o di un bar fornito e poco costoso sono i maggiori problemi che i lavoratori devono affrontare tutti i giorni tra le 13:00 e le 14:00.

La pausa pranzo per questo motivo rappresenta una preoccupazione per tanti lavoratori. Come accennavamo, spesso mangiare fuori, che sia in un bar o in un ristorante vicino alla sede dell’azienda, non è neanche un’opzione. Il costo infatti sarebbe elevatissimo e alla fine del mese ciò graverebbe troppo sul bilancio di ogni famiglia.

L’alternativa che prima salta alla mente è portarsi il pranzo da casa e mangiarlo a lavoro ogni giorno (sempre che l’azienda sia fornita di una sala ristoro). Anche questa opzione però nasconde molti lati negativi. Primo su tutti il tempo speso la sera prima per cucinare un pasto sano. Ciò appesantisce notevolmente il carico mentale e fisico dei lavoratori che infatti spesso ricadono su alternative veloci e quindi poco salutari.

Come vediamo la pausa pranzo può essere un breaking point per la salute fisica e mentale del lavoratore stesso. L’importanza di fare pasti sani e variegati insieme all’importanza di avere tempo libero da dedicare ad attività diverse dal lavoro è nota a tutti. Per un lavoratore full-time però conciliare tutte queste necessità può essere difficoltoso.

Ecco che entra in gioco il buono pasto Edenred Tickets a salvare la pausa pranzo.

Tickets Restaurant Edenred: scopri come funzionano

Edenred Tickets: perché scegliere i buoni pasto

Il buono pasto è un benefit che l’azienda eroga ai suoi dipendenti o che un libero professionista compra per sé e i suoi collaboratori. I vantaggi sono notevoli perché riducono al minimo le spese e migliorano la qualità del cibo a cui i lavoratori hanno accesso.

Il processo è semplice: l’azienda o il libero professionista si informa sui vari fornitori di buoni pasto (tra cui Edenred con gli Edenred Tickets, Up Day con i Day Buoni Pasto e Yes!Ticket con i buoni pasto Yes Tickets), sceglie quello che più risponde alle sue necessità e in caso le necessità dei propri dipendenti o collaboratori e infine ordina il carnet o la tessera elettronica dove ogni buono pasto è caricato.

Dal punto di vista dell’azienda, questa soluzione, a prescindere dal fornitore, è comoda perché conveniente. Gli incentivi che incoraggiano all’acquisto dei buoni pasto sono notevoli: il buono pasto in versione cartacea è esente da oneri fiscali e assistenziali fino a 4,00 euro al giorno per persona; il buono pasto elettronico invece è esente da oneri fiscali e assistenziali fino a 8,00 euro al giorno per persona. In generale comunque entrambe le versioni sono 100% detraibili per le aziende (IVA al 4%) e 75% detraibili per i liberi professionisti (IVA al 10% fino al 2% del fatturato).

In breve il buono pasto è la soluzione migliore per la pausa pranzo perché fornisce maggiore libertà di scelta e prezzi convenienti dati dai tanti sgravi fiscali. Ciò risulta anche in una pausa pranzo più salutare e meno stressante.

Edenred Tickets: perché scegliere Edenred

Di tutti i fornitori selezionati, uno dei più longevi è sicuramente Edenred. Da più di quaranta anni infatti questa azienda migliora la pausa pranzo di 2 milioni di lavoratori di oltre 80 mila aziende. Vediamo nello specifico i vantaggi di Edenred e degli Edenred Tickets.

Edenred Tickets: Innovazione e rivoluzione digital

Dai primi Edenred Tickets cartacei prodotti negli anni settanta si è arrivati oggi ad una completa digitalizzazione del buono pasto. In linea con la rivoluzione dell’industria 4.0, Edenred ha trasformato i suoi prodotti per rispondere al meglio alle esigenze delle nuove generazioni di lavoratori. Il buono pasto, nella sua versione digital è dematerializzato, delocalizzato e fruibile tramite un click. Non solo, questa versione risulta anche essere più sostenibile grazie alla limitazione nell’uso di materie prime e ovviamente senza plastica.

Edenred Tickets: Sostenibilità e rispetto dei lavoratori

La sostenibilità, sia ambientale che sociale, è un valore imprescindibile al giorno d’oggi e Edenred si impegna a proporre beni e servizi (come ad esempio gli Edenred Tickets) che seguano questa strada. Tre sono i pillar di questo fornitore:

  1. People: le persone al centro attraverso politiche che migliorino la qualità di vita dei lavoratori con welfare e alimentazione sana.
  2. Planet: il pianeta al centro grazie alle alternative che riducono le emissioni di anidride carbonica e ai progetti sostenibili che Edenred
  3. Progress: il progresso al centro perché Edenred stringe solo partnership che non solo creino valore ma che lo creino in modo etico.

Inoltre, Edenred risulta anche un fornitore affidabile e una realtà innovativa certificata dai molti premi e ricevuti negli anni. Un esempio è il “Positive Business Awards” riscosso per il miglior progetto finalizzato al miglioramento del benessere dei lavoratori in azienda, oppure il “Premio Fortia” riscosso per il quarto anno consecutivo che attesta l’eccellenza aziendale di Edenred.

Tickets Restaurant Edenred: scopri come funzionano

Yes Ticket: la nuova frontiera del buono pasto

Yes Ticket: la nuova frontiera del buono pasto

Yes Ticket è la new entry nel panorama dei fornitori di buoni pasto e welfare aziendale che tutti dovrebbero conoscere. Lanciata dal Gruppo 360 Payment nel 2019, ad oggi si sta conquistando la sua fetta di mercato grazie alle sue offerte vantaggiose.

Continua a leggere per scoprire tutti i benefici dei buoni pasto Yes Ticket.

Tutto quello che c’è da sapere sui buoni pasto Yes Ticket

I Buoni Pasto Yes Ticket si inseriscono a pieno titolo all’interno dei benefit aziendali. Quando l’azienda non riesce ad offrire un servizio per la pausa pranzo comprensivo di mensa, o alternativamente, non dispone di aree interne da destinare alla pausa pranzo, può decidere di erogare ai suoi dipendenti dei ticket buoni pasto.

Nonostante il buono pasto non sia un servizio alla persona obbligatorio, le aziende e le P.IVA sono incentivate a fornire e comprare i buoni pasto a dipendenti full time o part time, collaboratori, soci grazie ai molti sgravi fiscali.

Il buono pasto risulta invece obbligatorio quando un contratto, collettivo o individuale che sia, lo evidenzia specificatamente. Ad esempio, secondo il CCNL dei metalmeccanici, i buoni pasto sono mandatori.

Riguardo gli incentivi e gli sgravi fiscali, notiamo come il buono pasto di questo fornitore sia totalmente deducibile. Si tratta quindi di un benefit che non pesa sul bilancio dell’azienda o del possessore di P.IVA.

Nello specifico, il buono pasto cartaceo può disporre di un valore massimo di 4 euro, mentre il buono pasto elettronico può disporre di un valore raddoppiato, ovvero di 8 euro. Una spesa entro queste soglie rimane esente da tassazione perché non è considerata reddito da lavoro.

Tutti i vantaggi dei buoni pasto Yes Tickets

Scegliendo il buono pasto Yes Ticket è possibile avere accesso a innumerevoli vantaggi a partire dagli sgravi fiscali.

Vediamo in breve i benefici più importanti:

  • Risparmio: questi buoni pasto sono 100% deducibili e non hanno nessun costo amministrativo.
  • Semplicità: nell’ordinazione da parte dell’azienda o del possessore di P.IVA e nell’utilizzo da parte di lavoratori dipendenti full-time o part-time, collaboratori, soci ecc.
  • Affidabilità: massima sicurezza nelle transazioni grazie all’implementazione di tecniche di tracciamento.
  • Flessibilità: i buoni pasto Yes Ticket sono indicati per aziende di tutte le dimensioni. Non importa che tu sia una piccola impresa, un’azienda con tanti dipendenti o una ditta individuale, questa soluzione di benefit aziendale si rivela ottimale per tutti.
  • Assistenza: attraverso il portale dedicato si ha accesso ad un sistema di supporto costante al cliente.
  • Buoni Pasto Metalmeccanici: rispetto delle norme sull’erogazione di benefit buoni pasto previste dal ccnl metalmeccanici buoni pasto.

Yes Ticket: un’offerta unica

  • I Buoni Pasto Yes Ticket sono prodotti con una tecnologia di antifalsificazione all’avanguardia. Questo li rende i più sicuri sul mercato. Non solo, in caso di smarrimento dei buoni o di furto, Yes!Ticket fornisce la possibilità di bloccare la carta immediatamente.
  • I Buoni Pasto Yes Ticket godono di una durata maggiore: fino a 17 mesi di validità e quindi più spendibilità per chi ne usufruisce.
  • Con questi Buoni Pasto gli utilizzatori possono richiedere al proprio locale di fiducia di diventare partner di Yes Ticket. Se ad esempio il bar vicino al vostro ufficio non è convenzionato è possibile, attraverso il portale dedicato, richiederne la sua convenzione.
  • Gestione ottimizzata attraverso un portale web dedicato, protetto da login e password così da mantenere la massima discrezione di utilizzo, da cui è possibile monitorare le transazioni, gli ordini ed anche ricevere assistenza in caso di necessità.

Buoni pasto elettronici Yes Tickets

L’opzione elettronica del buono pasto Yes Ticket è la Yes!Ticket Card. Una carta con microchip che contiene tutti i carnet ordinati. Questa versione è sicuramente la più conveniente: il reparto contabilità e amministrazione vedrà diminuito il proprio carico lavorativo perché si eliminano tutti quei processi di invio e verifica degli ordini.

Il risparmio avviene inoltre sulle materie prime usate per la realizzazione del buono pasto stesso. Scegliendo la versione elettronica viene ridotto l’impatto ambientale dell’azienda che ne guadagna un’immagine sostenibile, optando per una versione eco-friendly che non utilizza carta.

Inoltre, la versione elettronica dei Buoni Pasto gode di più vantaggi fiscali rispetto alla sua controparte cartacea. Come abbiamo già detto, il tetto del valore massimo giornaliero esente da oneri fiscali è di 8 euro invece che 4 euro.

Yes Ticket fornisce due versioni di Buono Pasto Elettronico:

Yes Ticket: la versione cartacea

Qualora un’impresa non volesse implementare la versione elettronica dei buoni pasto, è ancora disponibile la versione “classica” dei buoni pasto cartacei. Nonostante il mondo del lavoro sia orientato verso una digitalizzazione dei pagamenti e dei settori produttivi, i buoni pasto cartacei si difendono ancora con vantaggi e benefici tangibili.

Per esempio, con i buoni pasto cartacei non viene versata l’indennità in busta paga al dipendente, che comunque riceve un servizio alla persona che può aiutare il cosiddetto work-life balance.