Ricevere i buoni pasto durante i permessi allattamento

Ricevere i buoni pasto durante i permessi allattamento

Se l’orario giornaliero si riduce per colpa dei permessi allattamento si ha ancora diritto ai buoni pasto?

I buoni pasto sono dei benefit che le aziende possono concedere ai propri dipendenti quando non è prevista una mensa aziendale interna o un’indennità sostitutiva di mensa. I buoni pasto sono infatti dei ticket dal valore prestabilito utilizzabili per acquistare pasti pronti o generi alimentari in bar, supermercati, ristoranti e altri esercenti convenzionati. L’erogazione dei buoni pasto o la fruizione della mensa aziendale sono vincolati ad un minimo di ore lavorate, 6 ore, e al godimento di una pausa in cui consumare uno dei pasti principali.

Dunque, una lavoratrice che usufruisce dei permessi allattamento nel primo anno di vita di suo figlio ha comunque diritto ai ticket restaurant? Sì, ma a patto che il suo orario di lavoro effettivo, quindi senza contare i permessi allattamento, sia uguale o superiore a 6 ore.

Continua a leggere per saperne di più sui permessi allattamento e i buoni pasto.

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Permessi allattamento: cosa sono e quanto durano

Nel corso del primo anno di vita, la madre lavoratrice ha il diritto di richiedere dei periodi, chiamati permessi per allattamento. Durante queste ore la lavoratrice può allontanarsi dall’ufficio per prendersi cura del neonato.

Secondo la normativa, la durata del permesso allattamento è di:

  • 2 ore, consecutive o spezzate, se l’orario lavorativo giornaliero è pari o superiore a 6 ore. Nell’eventualità in cui la lavoratrice usufruisca di un asilo aziendale o una struttura nelle vicinanze del posto di lavoro, allora il periodo di riposo sarà solo di 1 ora.
  • 1 ora, consecutiva o spezzata, se l’orario di lavoro giornaliero è inferiore a 6 ore. Nel caso in cui la lavoratrice si avvalga di un asilo aziendale o di una struttura nelle vicinanze del posto di lavoro, allora il periodo di riposo diventa di mezz’ora.
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Permessi per allattare: quando spettano ai padri?

Ma i permessi allattamento possono anche essere riconosciuti ai padri, come specificato nell’art. 40 del D.L.vo n. 151/2001 in alcuni casi particolari:

  • Quando il neonato è affidato solo al padre;
  • Se la madre lavoratrice non se ne avvale;
  • In caso di morte della madre o di grave infermità;
  • Se la madre non è una lavoratrice dipendente, cioè nel caso in cui non svolga nessuna attività o svolga un’attività non retribuita da terzi. Inoltre deve essere oggettivamente impossibilitata ad attendere alle cure del neonato per ragioni documentabili.

Ricordiamo infine che i riposi per allattamento sono un diritto e sono completamente retribuiti. Per usufruirne, la lavoratrice deve necessariamente presentare una domanda al proprio datore di lavoro o al team hr dell’azienda in cui lavora.

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Buoni pasto e permessi per allattamento: quando sono compatibili?

Le lavoratrici che normalmente ricevono i buoni pasto dalla propria azienda hanno diritto a riceverli anche se usufruiscono dei permessi allattamento? La questione è stata affrontata nella sentenza 31137 del 2019 dalla corte di cassazione. La corte ha stabilito che i buoni pasto possono comunque essere erogati alle dipendenti che si prendono i permessi allattamento. CIò però a patto che l’orario lavorativo giornaliero sia superiore a 6 ore e che nel conteggio siano escluse le ore di permesso.

I ticket pasto sono un benefit, un’agevolazione assistenziale, che garantisce un migliore work-life balance e la fruizione di un pasto sano e veloce. Per questo motivo la sua erogazione è strettamente collegata sia all’esercizio di un minimo di ore lavorative sia alla fruizione di una pausa in cui si può consumare un pasto.

Notiamo che per alcune categorie di lavoratrici i requisiti per accedere ai buoni pasto possono differire. Per sapere se si ha diritto ai buoni pasto anche se si usufruisce dei permessi allattamento è necessario sempre controllare le condizioni previste dal CCNL di riferimento.

Clicca qui per maggiori informazioni sui buoni pasto in maternità, durante la paternità o in congedo parentale.

Buoni pasto durante il congedo parentale

Buoni pasto durante il congedo parentale

I buoni pasto a chi spettano? Tutto quello che c’è da sapere sulla maternità, la paternità e il congedo parentale facoltativo

I buoni pasto sono uno dei benefit più richiesti e apprezzati dai dipendenti. Permettono ai lavoratori di acquistare pasti pronti e generi alimentari per una pausa pranzo salutare e comoda. Le aziende acquistano i ticket pasto defiscalizzati e poi li erogano alla propria forza lavoro scegliendo tra tre versioni: cartacea, elettronica o digitale. Il buono pasto è una soluzione efficace per migliorare il work-life balance dei propri dipendenti. Ciò significa migliorare la produttività e aumentare la fidelizzazione. Ma cosa succede quando un genitore va in maternità, in paternità o usufruisce del congedo parentale facoltativo?

In questo articolo risponderemo a tutte le domande sui buoni pasto in maternità, paternità e congedo parentale.

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Congedo parentale, maternità e paternità: facciamo chiarezza

Prima di entrare nel vivo della normativa buoni pasto per i neo genitori, esplicitiamo cosa si intende per maternità, paternità e congedo parentale facoltativo.

Congedo di maternità

Il congedo di maternità o maternità obbligatoria è il periodo in cui, così previsto dal Decreto Legislativo n. 151 del 26 marzo 2001, la persona incinta è obbligata a non lavorare. L’Articolo 16 prevede che sia vietato far lavorare le donne in questi casi:

  • Durante i due mesi precedenti all’ipotetica data del parto. Se il parto avviene dopo saranno considerati anche i giorni che intercorrono tra le due date;
  • Durante i tre mesi dopo il parto effettivo.

In caso venga espressamente richiesto però, grazie alla Legge di Bilancio 2019, le donne possono richiedere di assentarsi solo successivamente al parto. Ciò per un periodo non superiore ai 5 mesi. Sempre come eccezione: quando sussistono gravi complicanze (o il posto di lavoro non è adatto) la persona incinta può richiedere la maternità anticipata.

Notiamo infine che la maternità è concessa anche per chi adotta o affida.

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Congedo di Paternità

Il congedo di paternità viene riconosciuto, grazie alla Legge di Bilancio 2021, obbligatoriamente per 10 giorni. I padri inoltre possono richiedere un giorno in più di assenza in caso la sia la madre stessa a rinunciare allo stesso lasso di tempo della sua maternità.

Congedo parentale

Se la maternità e la paternità sono obbligatorie, il congedo parentale è un’astensione facoltativa. Entrambi i genitori hanno diritto complessivamente a 10 mesi di assenze da utilizzare per la cura dei figli. Complessivamente significa che il padre e la madre dovranno accordarsi in modo che le loro assenze non superino i dieci mesi. In caso però il padre prenda almeno 3 mesi di congedo parentale allora ha diritto ad un mese aggiuntivo.

Buoni pasto e retribuzione durante la maternità, la paternità e il congedo parentale

Per quanto riguarda la retribuzione, viene previsto l’80% per la maternità obbligatoria e il 100% per paternità obbligatoria. Invece, per il congedo parentale è prevista la retribuzione pari al 30% di quella standard per i genitori. Ciò fino al sesto anno del figlio o figlia e per un periodo massimo di 6 mesi complessivo.

Ma se il o la lavoratrice percepiscono regolarmente i buoni pasto? Cosa succede a questi benefit durante i periodi di assenza per la nascita di un figlio o di una figlia? Scopriamolo caso per caso.

Buono Pasto durante la maternità obbligatoria

Durante le maternità obbligatoria la lavoratrice in maternità ha diritto ai buoni pasto se questi benefit sono previsti da una contrattazione collettiva di primo o di secondo livello o in alternativa da un regolamento interno aziendale. Quando sussistono queste disposizioni allora alla persona in maternità deve essere garantito il diritto alla continuità di tali bonus welfare.

Se invece il buono pasto è erogato volontariamente dal datore di lavoro allora la lavoratrice non ha il diritto di riceverli. In questo caso deve essere una contrattazione individuale a regolare la questione benefit in maternità.

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Buoni pasto durante la paternità

La paternità obbligatoria prevede, in materia di buoni pasto, le stesse disposizioni della maternità obbligatoria. Dunque, in caso il lavoratore abbia diritto ai ticket restaurant tramite dei contratti collettivi o accordi aziendali allora continuerà a ricevere tale benefit. In caso contrario dovrà essere il lavoratore a procedere con una contrattazione individuale per mantenere i tickets restaurant.

Ticket pasto durante il congedo parentale

Si ha diritto ad avere i buoni pasto durante il congedo parentale? La risposta più semplice è no. A prescindere dalla modalità di erogazione, dal contratto collettivo o aziendale in atto ecc, i lavoratori e le lavoratrici che usufruiscono del congedo parentale facoltativo non hanno nessun diritto ai buoni pasto.

Ticket restaurant durante le assenze per l’allattamento

Cosa succede durante i permessi per l’allattamento durante il primo anno di vita del bambino o della bambina? I buoni pasto devono comunque essere corrisposti oppure no? La risposta a questa questione arriva direttamente dalla Corte di Cassazione. Con la sentenza numero 31137 del 2019 è stato stabilito che i buoni pasto sono compatibili con le assenze per l’allattamento solo se l’orario giornaliero della lavoratrice sia superiore a 6 ore e le ore di permesso non rientrino nel calcolo delle 6 ore appena citate.

Acquisto buoni pasto 2022 quale scegliere

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Acquisto Buoni Pasto Elettronici: quale fornitore scegliere per risparmiare di più

I buoni pasto sono una soluzione defiscalizzata che i datori di lavoro e i liberi professionisti possono erogare per migliorare la qualità della pausa pranzo dei propri dipendenti e la loro. Ad oggi tali voucher sono decisamente più convenienti di un compenso in busta paga e infatti sono tra i benefit più richiesti. Ma come fare un acquisto buoni pasto semplice e veloce? Quale fornitore perfetto un maggiore risparmio?

In questo articolo parleremo di questo e discuteremo della normativa buoni pasto 2022. Continua a leggere per saperne di più.

Se invece hai bisogno di un preventivo rapido da parte di uno o più fornitori di buoni pasto clicca qui e contattaci.

Come funzionano i buoni pasto

I tickets restaurant sono dei voucher che fungono da servizio sostitutivo di mensa. Chi li riceve può acquistare nei supermercati e nei negozi convenzionati generi alimentari e pasti pronti. Questo benefit aiuta nel bilanciamento del life-work balance perché così i lavoratori avranno più tempo da dedicare alla famiglia e al tempo libero.

Dal lato aziendale i ticket restaurant sono molto convenienti sia da un punto di vista fiscale (per maggiori informazioni leggi qui) che da un punto di vista di implementazione di politiche di marketing. Tra queste troviamo politiche di fidelizzazione, di employee retention e employer branding.

Quali tipi di ticket pasto esistono?

Dei buoni pasto esistono diverse versioni che possono essere richieste a seconda delle necessità dell’azienda e dei dipendenti. Notiamo che esistono tre principali versioni di buoni che si possono acquistare:

Buoni pasti cartacei: si presentano come un carnet contenente dei voucher di carta da strappare. Di solito quando si fa un acquisto buoni pasto cartacei l’azienda riceve direttamente negli uffici i carnet per i dipendenti.

Buoni pasti elettronici: in questo caso l’azienda ordina per i propri dipendenti o collaboratori delle carte con microchip che possono essere ricaricate ogni mese con il corrisposto dovuto. Quando di procede con un acquisto buoni pasto elettronici l’azienda riceverà negli uffici il pacchetto con le carte nominate per ogni dipendente.

Buoni pasti digitali: con la transizione digitale in atto questa versione è totalmente smaterializzata. Si tratta infatti per le aziende di ricaricare una carta virtuale che si trova nell’app apposita che ogni fornitore ha.

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Acquisto Buoni Pasto: Normativa buoni pasto 2022

Per quanto concerne la deducibilità dei buoni pasto, salvo altri interventi nella legge di bilancio 2022, questa resta a 8 euro al giorno per dipendente per i buoni pasto elettronici e digitali e 4 euro al giorno per dipendente per i buoni pasto cartacei.

In questo modo comprare i buoni pasto per la propria forza lavoro o per se stessi nel caso dei liberi professionisti, significa avere un’integrazione al reddito di circa 1760 euro per la versione elettronica e di 880 euro per la versione cartacea.

Per sapere più nel dettaglio la normativa sui buoni pasto e avere il parere di un commercialista leggi qui.

I migliori fornitori di buoni pasto elettronici e cartacei

Le aziende e i possessori di partita IVA a regime ordinario possono scegliere tra vari fornitori di ticket pasto elettronici e cartacei. Ma con quale buoni pasto si risparmia di più? Quali sono più adatti al proprio business? Scopriamo adesso tre tra i migliori fornitori di buoni pasto, e i ticket restaurant supermercarti convenzionati.

Ticket restaurant elettronici Edenred: gli edenred ticket sono i buoni erogati da Edenred per aziende, imprese e p.IVA. Chi li riceve ha un potere d’acquisto elevato perché la loro spendibilità è impareggiabile. Edenred ticket dove spenderli? I tickets restaurant sono accettati in oltre 27.000 esercenti convenzionati sparsi capillarmente su tutto il territorio italiano.
Up Day Buoni Pasto: I Buoni Pasto day sono invece i voucher distribuiti dall’azienda Up Day. Anche questi buoni pasti sono accettati in moltissimi supermercati, bar, negozi ecc. Day propone due versioni: il buono pasto elettronico flex (chi li riceve può acquistare generi alimentari e pasti pronti. Inoltre la buoni pasto normativa prevede per questi ticket siano esentasse fino a 8 euro al giorno per dipendente) e il buono pasto elettronico economy (tali tickets non sono soggetti a limiti di esenzione e sono considerabili come una soluzione di mensa diffusa).
Yes Ticket Buoni Pasto: Yes Ticket, azienda relativamente nuova nel settore dei servizi per aziende (come welfare, buoni acquisto, buoni pasto ecc) propone i Buoni Pasto Yes Ticket Elettronici. Tali buoni godono di molti vantaggi personalizzabili e sono sicuri in caso di furto o di perdita. Yes Ticket ha anche una comoda app da cui gestire i pagamenti, il saldo e molto altro.

Come acquistare buoni pasto per dipendenti e collaboratori in modo semplice e veloce?

Stai valutando un acquisto buoni pasto aziendali per il tuo business ma non sai da dove iniziare? Prima di tutto l’azienda o il libero professionista dovrà scegliere la versione (cartacea, digitale o elettronica) che preferisce e che più si adatta al proprio business.

Fatta questa scelta è tempo di ricevere i preventivi gratuiti. Cliccando qui e compilando il form sarà possibile non solo avere una consulenza su quali sono i migliori buoni pasto ma anche ricevere tutti i preventivi da ogni fornitore. In questo modo il possessore di partita IVA o il titolare di un’impresa potrà confrontare e scegliere in libertà la soluzione più conveniente.

Buoni pasto elettronici per dipendenti in ferie

Buoni pasto elettronici per dipendenti in ferie

Si possono erogare i buoni pasto elettronici ai lavoratori in ferie? Tutta la normativa

I buoni pasto elettronici sono considerabili a pieno titolo un servizio sostitutivo di mensa. Quando l’azienda non ha disposizione un luogo adeguato per la pausa pranzo dei dipendenti e dei responsabili (ma anche dei dirigenti) e non riesce a fornire una mensa aziendale o un servizio di vitto, può ricorrere all’erogazione buoni pasto.

Questi ticket, lo scopriamo subito, possono essere forniti solo e soltanto per le giornate lavorate e quindi non a dipendenti/responsabili in ferie o in malattia o con i permessi. Inoltre il dipendente deve, per poter ricevere i buoni pasto (e l’azienda risparmiare attraverso gli sgravi fiscali) essere assunto regolarmente. Inoltre il suo orario di lavoro deve comprendere necessariamente almeno una delle pause concomitanti ai pasti principali. Ci sono altri cavilli all’interno della normativa che regola chi può ricevere i buoni pasto. Per un approfondimento leggere: “Buoni Pasto: a chi spettano”.

Inizia subito a risparmiare sulla pausa pranzo dei tuoi dipendenti e trova i migliori fornitori di buoni pasto elettronici.

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Perché erogare i buoni pasto elettronici ai dipendenti

I buoni pasto per le aziende sono un’ottima soluzione per adempiere al servizio di sostituzione di mensa perché sono più convenienti per le aziende di un’indennità in busta paga. Sono ulteriormente utili per erogare un bonus ai dipendenti e fornire un sostegno concreto. Tali benefit sono disponibili con la tassazione di favore anche per i possessori di partita iva (basta che abbiamo il regime ordinario e non quello forfettario).

Il buono pasto serve inoltre per fidelizzare i dipendenti e portare avanti tutte quelle strategie di employee branding ed employee retention. Si potrebbe pensare anche ad una strategia che preveda i buoni pasto come premio di risultato o come incentivo per le promozioni.

Attraverso dei gesti come l’erogazione dei ticket per la pausa pranzo le aziende si dimostrano interessate al well being dei dipendenti che renderanno di più e saranno più produttivi perché avranno un life-work balance positivo. Il fatto di non dover pensare tutti i giorni al pranzo (con i buoni pasto infatti si può sia fare la spesa che acquistare pasti pronti in ristoranti, tavole calde ecc) migliorerà la vita dei lavoratori che avranno più tempo da dedicare a loro stessi, alla loro famiglia e quindi anche al lavoro. Per approfondire il tema leggi “Life work balance: come raggiungerlo”.

Buoni Pasto erogabili ai dipendenti in ferie?

La funzione dei buoni pasto è quella di dare la possibilità ai dipendenti di sostenere un’alimentazione sana durante l’orario di lavoro. Per tale motivo i lavoratori non ne hanno diritto se non sono in servizio. Tutte le persone assenti (sia che siano in ferie o che abbiano preso un permesso) non possono ricevere i voucher per la pausa pranzo. Questo significa però che i lavoratori in smart working hanno diritto ai buoni. Infatti il punto focale non è il luogo dove si presta servizio ma il fatto stesso che il dipendente sta lavorando.

I dipendenti in ferie o comunque assenti da lavoro non possono ricevere i buoni pasto, ma ciò non significa che non possono spenderli e usarli per i loro pasti. I ticket infatti sono validi su tutto il territorio nazionale (tenendo in considerazione ovviamente solo gli esercizi convenzionati). Immaginiamo che il collaboratore si trovi in un altro luogo rispetto a quello in cui solitamente risiede e lavora. In questo caso potrà consultare la lista di locali o supermercati (alcuni fornitori di buoni pasto elettronici hanno anche accordi con i maggiori servizi di delivery) convenzionati, scegliere quello che più si addice alle sue esigenze alimentari e usare i propri buoni pasto anche se non è in servizio.

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Buoni pasto elettronici tassazione

Il Decreto numero 122 del Ministro dello Sviluppo Economico regolamenta questi servizi che sostituiscono la mensa. I buoni pasto proprio in virtù della loro funzione sostitutiva sono esenti da contribuzione INPS e godono di una tassazione di favore. Al contrario dei servizi diretti di vitto, come ad esempio la mensa aziendale, che sono totalmente esenti da tasse, i ticket restaurant hanno un tetto massimo di esenzione. Inoltre per essere esenti devono essere erogati a tutti i dipendenti o almeno a categorie omogenee degli stessi.

I tetti massimi sono:

  1. 8€ per i buoni pasto elettronici (prima era 7€)
  2. 4€ per i buoni pasto cartacei (prima era 5,29€)

La motivazione dietro alla scelta di aumentare il massimale di esenzione dei ticket elettronici e diminuire quello dei ticket cartacei riguarda la volontà di prediligere pagamenti più tracciabili e trasparenti. Infatti nonostante i buoni pasto sono nati come cartacei (e tutt’ora sono ampiamente utilizzati), le aziende e i possessori di partita iva si stanno piano piano orientando verso la soluzione più dematerializzata e più incentivata proprio perché, seguendo i massimali di esenzione attuali, ha maggiore spendibilità.

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Edenred Tickets per risparmiare in pausa pranzo

Edenred Tickets per risparmiare in pausa pranzo

Edenred Tickets sono i buoni pasto targati Edenred e sono tra i più conosciuti nel mercato. Questo perché la loro spendibilità è elevata e i costi contenuti. Ma tali caratteristiche non sono le uniche che rendono questa soluzione buono pasto una delle migliori.

Continua a leggere per scoprire tutti i vantaggi del buono pasto Edenred Tickets.

Edenred Tickets: migliora la tua pausa pranzo

La pausa pranzo è, nell’immaginario collettivo, il momento di relax per eccellenza del lavoratore: spezza la giornata e permette di ricaricare le energie con un pasto. Ma spesso questa semplicemente non è la realtà. I tempi stretti, la mancanza di una mensa interna dell’azienda o di un bar fornito e poco costoso sono i maggiori problemi che i lavoratori devono affrontare tutti i giorni tra le 13:00 e le 14:00.

La pausa pranzo per questo motivo rappresenta una preoccupazione per tanti lavoratori. Come accennavamo, spesso mangiare fuori, che sia in un bar o in un ristorante vicino alla sede dell’azienda, non è neanche un’opzione. Il costo infatti sarebbe elevatissimo e alla fine del mese ciò graverebbe troppo sul bilancio di ogni famiglia.

L’alternativa che prima salta alla mente è portarsi il pranzo da casa e mangiarlo a lavoro ogni giorno (sempre che l’azienda sia fornita di una sala ristoro). Anche questa opzione però nasconde molti lati negativi. Primo su tutti il tempo speso la sera prima per cucinare un pasto sano. Ciò appesantisce notevolmente il carico mentale e fisico dei lavoratori che infatti spesso ricadono su alternative veloci e quindi poco salutari.

Come vediamo la pausa pranzo può essere un breaking point per la salute fisica e mentale del lavoratore stesso. L’importanza di fare pasti sani e variegati insieme all’importanza di avere tempo libero da dedicare ad attività diverse dal lavoro è nota a tutti. Per un lavoratore full-time però conciliare tutte queste necessità può essere difficoltoso.

Ecco che entra in gioco il buono pasto Edenred Tickets a salvare la pausa pranzo.

Tickets Restaurant Edenred: scopri come funzionano

Edenred Tickets: perché scegliere i buoni pasto

Il buono pasto è un benefit che l’azienda eroga ai suoi dipendenti o che un libero professionista compra per sé e i suoi collaboratori. I vantaggi sono notevoli perché riducono al minimo le spese e migliorano la qualità del cibo a cui i lavoratori hanno accesso.

Il processo è semplice: l’azienda o il libero professionista si informa sui vari fornitori di buoni pasto (tra cui Edenred con gli Edenred Tickets, Up Day con i Day Buoni Pasto e Yes!Ticket con i buoni pasto Yes Tickets), sceglie quello che più risponde alle sue necessità e in caso le necessità dei propri dipendenti o collaboratori e infine ordina il carnet o la tessera elettronica dove ogni buono pasto è caricato.

Dal punto di vista dell’azienda, questa soluzione, a prescindere dal fornitore, è comoda perché conveniente. Gli incentivi che incoraggiano all’acquisto dei buoni pasto sono notevoli: il buono pasto in versione cartacea è esente da oneri fiscali e assistenziali fino a 4,00 euro al giorno per persona; il buono pasto elettronico invece è esente da oneri fiscali e assistenziali fino a 8,00 euro al giorno per persona. In generale comunque entrambe le versioni sono 100% detraibili per le aziende (IVA al 4%) e 75% detraibili per i liberi professionisti (IVA al 10% fino al 2% del fatturato).

In breve il buono pasto è la soluzione migliore per la pausa pranzo perché fornisce maggiore libertà di scelta e prezzi convenienti dati dai tanti sgravi fiscali. Ciò risulta anche in una pausa pranzo più salutare e meno stressante.

Edenred Tickets: perché scegliere Edenred

Di tutti i fornitori selezionati, uno dei più longevi è sicuramente Edenred. Da più di quaranta anni infatti questa azienda migliora la pausa pranzo di 2 milioni di lavoratori di oltre 80 mila aziende. Vediamo nello specifico i vantaggi di Edenred e degli Edenred Tickets.

Edenred Tickets: Innovazione e rivoluzione digital

Dai primi Edenred Tickets cartacei prodotti negli anni settanta si è arrivati oggi ad una completa digitalizzazione del buono pasto. In linea con la rivoluzione dell’industria 4.0, Edenred ha trasformato i suoi prodotti per rispondere al meglio alle esigenze delle nuove generazioni di lavoratori. Il buono pasto, nella sua versione digital è dematerializzato, delocalizzato e fruibile tramite un click. Non solo, questa versione risulta anche essere più sostenibile grazie alla limitazione nell’uso di materie prime e ovviamente senza plastica.

Edenred Tickets: Sostenibilità e rispetto dei lavoratori

La sostenibilità, sia ambientale che sociale, è un valore imprescindibile al giorno d’oggi e Edenred si impegna a proporre beni e servizi (come ad esempio gli Edenred Tickets) che seguano questa strada. Tre sono i pillar di questo fornitore:

  1. People: le persone al centro attraverso politiche che migliorino la qualità di vita dei lavoratori con welfare e alimentazione sana.
  2. Planet: il pianeta al centro grazie alle alternative che riducono le emissioni di anidride carbonica e ai progetti sostenibili che Edenred
  3. Progress: il progresso al centro perché Edenred stringe solo partnership che non solo creino valore ma che lo creino in modo etico.

Inoltre, Edenred risulta anche un fornitore affidabile e una realtà innovativa certificata dai molti premi e ricevuti negli anni. Un esempio è il “Positive Business Awards” riscosso per il miglior progetto finalizzato al miglioramento del benessere dei lavoratori in azienda, oppure il “Premio Fortia” riscosso per il quarto anno consecutivo che attesta l’eccellenza aziendale di Edenred.

Tickets Restaurant Edenred: scopri come funzionano