Scopriamo cosa cambia con i buoni pasto 2021. Le novità più importanti per il benefit più gradito dagli italiani. Incentivi, sgravi fiscali e digitalizzazione. Ora che si torna a mangiare fuori con più serenità, che siano pause pranzo in azienda o cene tra amici, diamo un’occhiata alle ultime novità sui buoni pasto 2021.
Buoni pasto 2021: i vantaggi fiscali
Tutti possono richiedere i buoni pasto: aziende, liberi professionisti e partite iva, ma ci sono alcune differenze nei vantaggi garantiti: per le aziende il servizio offerto è deducibile al 100% e l’iva applicata è un’aliquota agevolata al 4% che, pure, sarà totalmente detraibile. I benefici per liberi professionisti e partita iva, invece, prevedono una deducibilità del 75% e detraibilità del 10% sull’iva fino ad un importo massimo pari al 2% del fatturato lordo annuo.
Inoltre, un’azienda che implementa l’utilizzo di buoni pasto ha un risparmio stimato di circa il 45% sul costo del personale grazie agli incentivi fiscali.
Con un giro d’affari stimato intorno ai tre miliardi di euro, il numero di adesioni al mondo dei buoni pasto è in costante aumento. Inoltre, con oltre 150.000 punti vendita convenzionati in Italia (dato in crescita), è davvero facile utilizzare appieno questa forma di benefit e godere di tutti questi vantaggi.
Lavori in smart working? Niente paura: I buoni pasto sono erogabili a chiunque, a prescindere dalla posizione lavorativa che ricopre (da stagista, a part time, a direttore d’azienda) e sono distribuiti anche in smart working.
Buoni pasto 2021: incentivo ai buoni elettronici
La legge di bilancio 2020 ha modificato i limiti di esenzione dal reddito dei buoni pasto. Questo vuol dire che il limite di esclusione dal reddito di lavoro dipendente dei buoni pasto elettronici è aumentato da €7 a €8. Il limite per i buoni cartacei è invece diminuito, passando da € 5,29 a € 4.
L’intento è chiaramente di spingere e incentivare l’utilizzo di ticket elettronici che, rispetto ai buoni cartacei presentano svariate differenze e facilitazioni nelle modalità d’uso. Innanzitutto, va segnalato che per entrambe le modalità di pagamento sussiste un limite massimo di utilizzo di 8 buoni a transazione. Questo vuol dire che con i ticket elettronici è possibile pagare un massimo di €64, mentre solo di €32 con i buoni cartacei su un pasto o una spesa. Il datore di lavoro però potrà erogare un massimo di € 80 in buoni pasto al mese per dipendente e un totale di € 850 all’anno.
In sintesi, aumentano i vantaggi dei buoni pasto elettronici nel 2021. Inoltre, per incentivare l’utilizzo dei buoni pasto elettronici e semplificare la gestione dei pagamenti ai commercianti, è in arrivo il POS unico. Al momento serve un POS diverso per ogni fornitore di buoni pasto. Con il POS unico invece sarà possibile utilizzare un solo dispositivo per accettare i buoni da qualsiasi fornitore.
Buoni pasto 2021: le ultime novità
Una delle novità più importanti, rivoluzionarie e comode è la possibilità di effettuare il pagamento digitale tramite app. I settori produttivi stanno attraversando un periodo di transizione, trasformazione e digitalizzazione e questo risulta anche nel mondo dei buoni pasto.
Grazie a TBS Pays è possibile digitalizzare interamente i processi di pagamento. TBS Pays è infatti una carta virtuale prepagata multifunzione (con cui pagare anche spesa, pranzi e cene ed è dunque utilizzabile come un buono pasto vero e proprio) che consente un pagamento rapido tramite lo smartphone. Sfruttando il circuito sicuro Mastercard, è possibile erogare istantaneamente il benefit, che sarà immediatamente caricato sull’app del destinatario e subito spendibile. Con l’app dedicata TBS è possibile verificare il saldo e i movimenti.
Sempre tramite il pagamento via-app è possibile anche pagare i servizi di food delivery (qualora i ristoranti convenzionati e i singoli servizi di delivery prevedano un pagamento con questi termini). Con questo metodo di pagamento in cloud, si annulla l’utilizzo della carta, ma si fa anche a meno di utilizzare la tessera elettronica. Massima praticità e massima facilità d’uso con ancora più vantaggi rispetto alle soluzioni fisiche.
Buoni pasto 2021: il processo di digitalizzazione
La vera novità sui buoni pasto 2021 sono proprio i buoni pasto elettronici: questi permettono di digitalizzare completamente i processi di pagamento presso la cassa del supermercato o del bar/ristorante. Tutto sarà gestito mediante una scheda elettronica (simile ad una carta di credito prepagata nel funzionamento) o, in alternativa, mediante un’applicazione dedicata del fornitore di buoni pasto di propria scelta.
Tra questi è possibile scegliere il leader di mercato Edenred con i suoi Ticket Restaurant. Nel 2021 Edenred ha lanciato una promozione esclusiva: se si ordinano almeno €1000 di buoni pasto, oltre alla spedizione gratuita sono inclusi €50 di buoni benzina. Altri fornitori sono YesTicket e UpDay. Tutti questi fornitori offrono la variante del buono pasto elettronico e dispongono di un’app dedicata da cui gestire le transazioni, controllare il numero di ticket rimanenti e monitorare altre funzioni utili a semplificare la gestione dei propri buoni pasto.
Tramite l’applicazione inoltre è possibile pagare tutto via internet, usufruendo dei vantaggi dei buoni pasto anche per pagare servizi di food delivery.
Il buono pasto cartaceo invece è vincolato dalla presenza del carnet, ha una sola modalità di utilizzo e garantisce un minore potere d’acquisto, oltre ad essere più dannoso per l’ambiente per via della presenza della carta.
Non sai come utilizzare i buoni pasto? Scopri di più
Buoni pasto 2021: i vantaggi che non sapevi di avere
Non solo vantaggi economici: utilizzare i buoni pasto come forma di benefit aziendale ha un notevole ritorno d’immagine per l’azienda (che fidelizzerà i propri collaboratori e sarà in grado di attrarre nuova forza lavoro) e un comprovato aumento di rendimento da parte del personale, che godrà di un miglioramento nel clima aziendale.
La presenza di iniziative di sistemi retributivi integrati o aggiunti allo stipendio dei lavoratori è qualcosa che attira attenzioni positive verso l’azienda, che entra in un circolo virtuoso di sostenibilità e rispetto per i propri collaboratori. La spendibilità dei buoni pasto inoltre può beneficiare gli esercizi commerciali nei pressi dell’azienda o delle abitazioni dei dipendenti. Questo sarebbe un modo intelligente per sostenere il territorio, come descritto da Happily e il loro progetto di sostenibilità aziendale Bee Happily, in ottemperanza ai macro obiettivi da conseguire per la 2030 agenda.
Un dipendente più felice e rispettato, è un dipendente incentivato a lavorare meglio, di buon umore e in grado di ottenere risultati superiori. Il buono pasto è un piccolo passo verso un miglior rendimento, ma un grande passo a livello di logica aziendale.