I buoni pasto a chi spettano? Tutto quello che c’è da sapere sulla maternità, la paternità e il congedo parentale facoltativo

I buoni pasto sono uno dei benefit più richiesti e apprezzati dai dipendenti. Permettono ai lavoratori di acquistare pasti pronti e generi alimentari per una pausa pranzo salutare e comoda. Le aziende acquistano i ticket pasto defiscalizzati e poi li erogano alla propria forza lavoro scegliendo tra tre versioni: cartacea, elettronica o digitale. Il buono pasto è una soluzione efficace per migliorare il work-life balance dei propri dipendenti. Ciò significa migliorare la produttività e aumentare la fidelizzazione. Ma cosa succede quando un genitore va in maternità, in paternità o usufruisce del congedo parentale facoltativo?

In questo articolo risponderemo a tutte le domande sui buoni pasto in maternità, paternità e congedo parentale.

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Congedo parentale, maternità e paternità: facciamo chiarezza

Prima di entrare nel vivo della normativa buoni pasto per i neo genitori, esplicitiamo cosa si intende per maternità, paternità e congedo parentale facoltativo.

Congedo di maternità

Il congedo di maternità o maternità obbligatoria è il periodo in cui, così previsto dal Decreto Legislativo n. 151 del 26 marzo 2001, la persona incinta è obbligata a non lavorare. L’Articolo 16 prevede che sia vietato far lavorare le donne in questi casi:

  • Durante i due mesi precedenti all’ipotetica data del parto. Se il parto avviene dopo saranno considerati anche i giorni che intercorrono tra le due date;
  • Durante i tre mesi dopo il parto effettivo.

In caso venga espressamente richiesto però, grazie alla Legge di Bilancio 2019, le donne possono richiedere di assentarsi solo successivamente al parto. Ciò per un periodo non superiore ai 5 mesi. Sempre come eccezione: quando sussistono gravi complicanze (o il posto di lavoro non è adatto) la persona incinta può richiedere la maternità anticipata.

Notiamo infine che la maternità è concessa anche per chi adotta o affida.

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Congedo di Paternità

Il congedo di paternità viene riconosciuto, grazie alla Legge di Bilancio 2021, obbligatoriamente per 10 giorni. I padri inoltre possono richiedere un giorno in più di assenza in caso la sia la madre stessa a rinunciare allo stesso lasso di tempo della sua maternità.

Congedo parentale

Se la maternità e la paternità sono obbligatorie, il congedo parentale è un’astensione facoltativa. Entrambi i genitori hanno diritto complessivamente a 10 mesi di assenze da utilizzare per la cura dei figli. Complessivamente significa che il padre e la madre dovranno accordarsi in modo che le loro assenze non superino i dieci mesi. In caso però il padre prenda almeno 3 mesi di congedo parentale allora ha diritto ad un mese aggiuntivo.

Buoni pasto e retribuzione durante la maternità, la paternità e il congedo parentale

Per quanto riguarda la retribuzione, viene previsto l’80% per la maternità obbligatoria e il 100% per paternità obbligatoria. Invece, per il congedo parentale è prevista la retribuzione pari al 30% di quella standard per i genitori. Ciò fino al sesto anno del figlio o figlia e per un periodo massimo di 6 mesi complessivo.

Ma se il o la lavoratrice percepiscono regolarmente i buoni pasto? Cosa succede a questi benefit durante i periodi di assenza per la nascita di un figlio o di una figlia? Scopriamolo caso per caso.

Buono Pasto durante la maternità obbligatoria

Durante le maternità obbligatoria la lavoratrice in maternità ha diritto ai buoni pasto se questi benefit sono previsti da una contrattazione collettiva di primo o di secondo livello o in alternativa da un regolamento interno aziendale. Quando sussistono queste disposizioni allora alla persona in maternità deve essere garantito il diritto alla continuità di tali bonus welfare.

Se invece il buono pasto è erogato volontariamente dal datore di lavoro allora la lavoratrice non ha il diritto di riceverli. In questo caso deve essere una contrattazione individuale a regolare la questione benefit in maternità.

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Buoni pasto durante la paternità

La paternità obbligatoria prevede, in materia di buoni pasto, le stesse disposizioni della maternità obbligatoria. Dunque, in caso il lavoratore abbia diritto ai ticket restaurant tramite dei contratti collettivi o accordi aziendali allora continuerà a ricevere tale benefit. In caso contrario dovrà essere il lavoratore a procedere con una contrattazione individuale per mantenere i tickets restaurant.

Ticket pasto durante il congedo parentale

Si ha diritto ad avere i buoni pasto durante il congedo parentale? La risposta più semplice è no. A prescindere dalla modalità di erogazione, dal contratto collettivo o aziendale in atto ecc, i lavoratori e le lavoratrici che usufruiscono del congedo parentale facoltativo non hanno nessun diritto ai buoni pasto.

Ticket restaurant durante le assenze per l’allattamento

Cosa succede durante i permessi per l’allattamento durante il primo anno di vita del bambino o della bambina? I buoni pasto devono comunque essere corrisposti oppure no? La risposta a questa questione arriva direttamente dalla Corte di Cassazione. Con la sentenza numero 31137 del 2019 è stato stabilito che i buoni pasto sono compatibili con le assenze per l’allattamento solo se l’orario giornaliero della lavoratrice sia superiore a 6 ore e le ore di permesso non rientrino nel calcolo delle 6 ore appena citate.
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