Calcolo buoni pasto e rilevazione presenze: come gestire i dipendenti

Calcolo buoni pasto

Quanti buoni pasto spettano ai tuoi dipendenti ogni mese? Ecco come calcolarlo

I buoni pasto sono dei titoli di pagamento, cartacei, elettronici e digitali, riconosciuti da enti convenzionati ed erogati dalle aziende ai propri lavoratori come servizio sostitutivo di mensa. Ma il calcolo buoni pasto mensile come si fa? Quanti buoni pasto spettano al mese per ogni dipendente?

In questo articolo risponderemo a queste domande e vedremo come gestire la rilevazione presenze dei dipendenti necessaria per il calcolo buoni pasto.

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Chi ha diritto ai buoni pasto

Il buono pasto è un servizio sostitutivo di mensa, alternativo all’indennità sostitutiva di mensa, che viene erogato dalle aziende ai propri dipendenti, collaboratori, soci e amministratori; oppure acquistato per il proprio business da ditte individuali e P.IVA. A meno che i CCNL o i contratti individuali non dicano altrimenti, l’erogazione dei buoni pasto è su base volontaria. I datori di lavoro non sono tenuti a distribuire i ticket restaurant ma, se lo fanno, possono erogarli a tutti coloro che intrattengono un rapporto di lavoro o collaborazione. Tutti i lavoratori subordinati (dipendenti part time, full time, turnisti, stagisti, apprendisti ecc) e non subordinati (collaboratori, soci, amministratori ecc) possono riceverli.

Per riceverli però, un lavoratore, deve avere una giornata minima di 6 ore e deve fruire di una pausa per la consumazione di uno dei pasti principali. Anche le persone in smart working possono riceverli, ma l’azienda può arbitrariamente decidere di non erogarli per i giorni non in presenza. Le lavoratrici in maternità obbligatoria o anticipata hanno diritto al buono pasto. Per coloro in congedo parentale facoltativo invece l’obbligo dell’erogazione decade. Infine, riguardo a coloro che fruiscono dei permessi di allattamento, i buoni pasto possono essere corrisposti solo se permane l’orario lavorativo di 6 ore al giorno escluse le ore di permesso.

I ticket pasto non possono essere erogati, per quel giorno o periodo, a coloro in ferie, in cassa integrazione o in permesso (anche se con la 104).

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Calcolo buoni pasto: quanti ticket spettano al mese per dipendente

Ogni lavoratore ha diritto ad un buono pasto per ogni giornata lavorativa di più di 6 ore. Dunque, il numero di buoni pasto che spettano ad un lavoratore ogni mese cambia a seconda dei giorni effettivamente svolti.

Calcolo buoni pasto spettanti ai lavoratori: il reparto hr deve contare il numero di giornate svolte ed erogare il numero corrispondente in buoni pasto. In questo modo, entro le soglie di esenzione previste, la cifra erogata è totalmente deducibile ed esente da tassazione perché, quell’importo, non è considerabile reddito da lavoro dipendente.

Buoni pasto tassazione: le soglie di esenzione per i ticket pranzo sono:

  • 8€ per un buono elettronico o digitale;
  • 4€ per un buono cartaceo.

 

Nel caso si superino queste cifre o si eroghino buoni pasto anche per giorni non lavorati, allora essi saranno totalmente soggetti a tassazione.

Buoni pasto cumulabilità e utilizzo

Non ci sono limiti al numero di buoni pasto che si possono accumulare. Ogni dipendente può accumulare quanti ticket vuole, basta che vengano utilizzati entro la loro data di scadenza. Ma accumulare e cumulare non sono la stessa cosa. La cumulazione per transazione è infatti permessa solo fino ad un massimo di 8 ticket, ciò significa che si possono spendere contemporaneamente solo otto buoni per ogni acquisto.

Conteggio buoni pasto dipendenti e gestione presenze in azienda

L’erogazione di buoni pasto in busta paga è strettamente collegata alle presenze in azienda per cui sarebbe consigliabile una gestione integrata tra la rendicontazione dei buoni pasto e la rilevazione delle presenze. Soprattutto per le PMI, questa soluzione potrebbe ridurre i costi di gestione e ottimizzare le attività, oltre che prevenire errori nel calcolo buoni pasto.

Attualmente esistono diversi software che permettono il calcolo dei buoni pasto mensili spettanti ad un dipendente tramite l’integrazione con sistemi di gestione e rilevazione delle presenze. Questa gestione ottimizzata ha vari vantaggi:

  • Garanzia di erogare il numero corretto di buoni;
  • Riduzione dei tempi e dei costi di gestione del personale;
  • Informatizzazione dei processi amministrativi;
  • Semplificazione delle procedure;
  • Maggiore sicurezza per l’azienda;
  • Ottimizzazione dei costi.